September 2015

Il satellite Astro-E2, poi diventate Suzaku, durante la fase di test (Foto NASA)

Nei giorni scorsi, l’osservatorio spaziale giapponese Suzaku è stato disattivato. Il 26 agosto 2015 la JAXA, l’agenzia spaziale giapponese, aveva comunicato la decisione di terminare la missione di questo satellite specializzato nell’astronomia per i raggi X. Le comunicazioni tra il centro controllo missione e Suzaku erano diventate intermittenti dal 1 giugno 2015 e la JAXA, dopo aver tentato di ripristinarle, ha deciso di iniziare le procedure di disattivazione.

Le Nubi di Magellano e un filamento interstellare visti dal satellite Planck Surveyor (Immagine ESA and the Planck Collaboration)

L’ESA ha rilasciato un’immagine creata usando i dati del satellite Planck Surveyor che offre un ritratto davvero speciale di un filamento interstellare e delle Nubi di Magellano. Si tratta di due galassie nane che fanno parte del vicinato della Via Lattea e Planck ha rilevato la polvere tra le stelle al loro interno nel corso della sua missione. Lo scopo principale di questo satellite era di studiare la radiazione cosmica di fondo, in inglese cosmic microwave background radiation (CMB o CMBR), ma i dati raccolti sono utili anche per mappare polveri e campi magnetici delle galassie.

Concetto artistico del satellite SMAP della NASA col suo enorme riflettore rotante (Immagine NASA)

La NASA ha annunciato l’impossibilità di rimettere in funzione il radar del suo satellite SMAP (Soil Moisture Active Passive). Lo strumento aveva cessato di funzionare il 7 luglio e per settimane gli ingegneri della NASA avevano tentato di riattivarlo ma senza successo. SMAP è un osservatorio che ha lo scopo di monitorare l’umidità presente nei 5 centimetri superficiali del suolo e ora continuerà la sua missione in maniera limitata.

La navicella Soyuz TMA-18M durante l'avvicinamento alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine ESA)

Poco fa la navicella spaziale Soyuz TMA-18M è attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale. A bordo ci sono l’astronauta dell’ESA Andreas Mogensen e i cosmonauti Sergei Volkov e Aidyn Aimbetov. I tre erano partiti dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, mercoledi scorso. Fra un paio d’ore i portelli tra la Soyuz TMA-18M e la Stazione verranno aperti e i nuovi arrivati verranno accolti dal resto dell’equipaggio.

Aidyn Aimbetov, Sergey Volkov e Andreas Mogensen (Foto NASA)

Poche ore fa la navicella spaziale Soyuz TMA-18M è partita dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, e si è messa in rotta verso la Stazione Spaziale Internazionale con a bordo Aidyn Aimbetov, Sergey Volkov e Andreas Mogensen. La Soyuz sta utilizzando la traiettoria che richiede due giorni di viaggio invece che quella veloce usata normalmente a causa della posizione della Stazione.