GN-z11 è la galassia più lontana finora scoperta

Fotografia scattata dal telescopio spaziale Hubble con la galassia GN-z11 nel riquadro (Immagine NASA, ESA, and P. Oesch (Yale University))
Fotografia scattata dal telescopio spaziale Hubble con la galassia GN-z11 nel riquadro (Immagine NASA, ESA, and P. Oesch (Yale University))

Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive la scoperta della galassia più lontana osservata finora. Chiamata GN-z11, è lontana circa 13,4 miliardi di anni luce dalla Terra e ciò significa che la luce che stiamo vedendo è stata emessa quando l’universo aveva quasi 400 milioni di anni. Una team internazionale di astronomi ha spinto il telescopio spaziale Hubble ai limiti delle sue possibilità per ottenere questo risultato.

Nel dicembre 2015 era stata annunciata la scoperta di una galassia antichissima chiamata Tayna, scoperta grazie a un effetto di lente gravitazionale che l’ha ingrandita, permettendo di catturare la sua luce estremamente fioca. GN-z11 è anch’essa antichissima ma è insolitamente brillante e per questo motivo è stato possibile osservarla tra le decine di migliaia incluse nell’indagine GOODS North (Great Observatories Origins Deep Survey North).

Le caratteristiche di GN-z11 hanno permesso di utilizzare la macchina fotografica Wide Field Camera 3 (WFC3) del telescopio spaziale Hubble per determinarne la distanza tramite un’analisi spettroscopica basata sulla suddivisione della sua luce nei colori che la compongono. Questa misurazione è basata sullo spostamento verso il rosso causato dall’espansione dell’universo.

Gli astronomi non pensavano che la galassia GN-z11 fosse così lontana e l’analisi spettroscopica della sua luce ha rivelato che è ai limiti delle possibilità del telescopio spaziale Hubble. Questa scoperta è importante anche perché ci si aspettava che galassie così distanti potessero essere osservate solo fra qualche anno dal telescopio spaziale James Webb. Questo strumento di nuova generazione potrà trovare molte galassie risalenti a quell’epoca e anche più indietro, ai tempi in cui le prime galassie si formarono.

Noi stiamo vedendo la galassia GN-z11 quand’era molto giovane e la sua luminosità è dovuta al fatto che è piccola, venticinque volte più piccola della Via Lattea, ma al suo interno si stanno formando stelle a un ritmo venti volte superiore a quello della nostra galassia. Come nel caso della galassia Tayna, per valutare le caratteristiche della galassia GN-z11 sono state effettuate osservazioni anche con il telescopio spaziale Spitzer.

La scoperta di queste galassie primordiali aiuta gli scienziati a capire meglio come si siano formate le prime galassie quando l’universo era ancora molto giovane. Il telescopio spaziale Hubble conferma di essere uno strumento eccezionale e gli astronomi riescono ormai a usarlo al meglio ma studi più approfonditi della galassia GN-z11 dovranno attendere il lancio del telescopio spaziale James Webb.

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