Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive lo studio del pianeta KELT-9b. Si tratta di un caso estremo di gioviano caldo, un pianeta gigante gassoso come Giove tanto vicino alla propria stella da essere riscaldato notevolmente. KELT-9b ha una temperatura superficiale stimata nell’area esposta alla propria stella che può superare i 4.600 Kelvin, tanto che probabilmente la sua atmosfera si sta disperdendo nello spazio e potrebbe avere una coda simile a quella delle comete.
Nel 2014 il pianeta KELT-9b venne scoperto grazie alle osservazioni del telescopio KELT-Nord, uno dei due usati da una collaborazione gestita dall’Università dell’Ohio che ha lo scopo di individuare pianeti che circondano stelle brillanti. Chiamati Kilodegree Extremely Little Telescopes (KELT), sono strumenti a basso budget costruiti per condurre indagini sulle stelle brillanti coprendo una vasta area del cielo.
La stella KELT-9 è giovane in termini astronomici, con un’età stimata attorno ai trecento milioni di anni. Grande e calda circa il doppio del Sole, ha ancora davanti a sé una vita ancora relativamente breve perché sta consumando rapidamente il suo idrogeno. A causa delle sue caratteristiche è rientrata nei parametri della collaborazione KELT, con la conseguente scoperta del pianeta chiamato KELT-9b grazie al fatto che passava periodicamente di fronte alla stella.
Dopo la sua rilevazione, l’esistenza del pianeta KELT-9b è stata confermata da una serie di altri osservatori, tra cui gli italiani Osservatorio Canis Major e Osservatorio astronomico dell’Università di Salerno. Gli astronomi si sono resi conto rapidamente che si trattava di un pianeta fuori dal normale: il suo anno dura solo 36 ore perciò dev’essere molto vicino alla sua stella. I dati indicano che si tratta di un gioviano caldo ma è un caso estremo che secondo il professor Scott Gaudi, principale autore dell’articolo, sfida le tipiche definizioni relative ai pianeti.
Il pianeta KELT-9b mostra sempre la stessa faccia alla sua stella, come la Luna con la Terra, e quella faccia ha una temperatura maggiore di quella della maggior parte delle stelle con i suoi 4.600 Kelvin. In quell’area le radiazioni ultraviolette sono talmente intense da impedire la formazione di molte molecole altrimenti comuni. La sua massa è attorno a 2,8 volte quella di Giove ma la sua densità è circa la metà di quella di Giove. La causa è la sua stella, che lo scalda talmente da averlo fatto gonfiare come un pallone.
Il pianeta KELT-9b è interessante per le sue strane caratteristiche e grazie all’allineamento con la Terra e la sua stella è un buon obiettivo per ulteriori osservazioni. Telescopi spaziali come Hubble aiuterebbero a capire se davvero questo esopianeta ha una coda formata dal gas che sta perdendo. Gli astronomi vorrebbero anche stimare le aspettative di vita di KELT-9b: forse evaporerà completamente oppure verrà distrutto dalla sua stella quando si trasformerà in una gigante rossa, fra meno di un miliardo di anni.
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