È un successo il lancio dei satelliti GRACE-FO per monitorare l’acqua sulla Terra

I satelliti GRACE-FO al decollo su un razzo Falcon 9 (Foto NASA/Bill Ingalls)
I satelliti GRACE-FO al decollo su un razzo Falcon 9 (Foto NASA/Bill Ingalls)

Poche ore fa le due navicelle gemelle GRACE-FO sono state lanciate su un razzo vettore Falcon 9 dalla base di Vandenberg. Dopo circa dieci minuti si sono separate con successo dall’ultimo stadio del razzo e si sono immesse in un’orbita polare. Poco dopo hanno cominciato a trasmettere segnali telemetrici. La missione di SpaceX è continuata con il lancio di 5 satelliti della costellazione Iridium.

Il primo stadio del razzo Falcon 9 era quello già usato per la famigerata missione Zuma, che doveva lanciare una navicella di natura segreta. Ufficialmente, qualcosa è andato storto a causa di un problema a uno dei sistemi forniti dal costruttore che doveva gestire l’ultima fase della messa in orbita. SpaceX ha nel frattempo iniziato a usare una nuova versione del primo stadio perciò non c’è stato un atterraggio controllato mentre c’è stato un altro esperimento di recupero della calotta protettiva, purtroppo ancora senza successo.

La missione GRACE-FO (Gravity Recovery and Climate Experiment Follow-on) è un seguito della missione GRACE, condotta dalla NASA e dall’agenzia spaziale tedesca DLR tra il marzo 2002 e l’ottobre 2017 e terminata dopo che uno dei due satelliti gemelli ha sofferto malfunzionamenti alle batterie. La missione originale doveva durare 5 anni ma con varie estensioni ha avuto una durata tripla.

Anche la missione GRACE-FO, condotta dalla NASA e dal GFZ (German Research Centre for Geosciences) tedesco, ha una durata prevista di 5 anni. A un’altitudine di 490 chilometri, i due satelliti gemelli viaggiano a circa 7,5 km/s in un’orbita polare dove si allontaneranno lentamente finché fra qualche giorno saranno separati da circa 220 chilometri.

I due satelliti GRACE-FO costituiscono un’evoluzione dei precedenti satelliti perciò sono dotati dello stesso sistema a microonde per misurare la loro distanza con estrema precisione ma hanno anche un nuovo sistema di telemetria laser. Si tratta di una tecnologia ancora in fase sperimentale e potenzialmente ancor più precisa sviluppata per essere usata in satelliti futuri.

Questi sistemi permetteranno di misurare in continuazione la distanza tra i due satelliti GRACE-FO con estrema precisione. I cambiamenti molto piccoli della gravità terrestre faranno aumentare e diminuire leggermente quella distanza permettendo di mappare il territorio sottostante.

Queste misurazioni permetteranno nel corso del tempo di misurare anche le variazioni nei livelli globali dei mari della Terra, dei ghiacciai e perfino di grandi corsi d’acqua. Tenere sott’occhio le calotte polari e altri ghiacciai molto estesi come quello della Groenlandia potranno fornire altre informazioni sui cambiamenti climatici in atto continuando la raccolta dati avvenuta durante la missione GRACE.

I satelliti GRACE-FO durante la preparazione (Foto NASA/JPL-Caltech/USAF)
I satelliti GRACE-FO durante la preparazione (Foto NASA/JPL-Caltech/USAF)

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