60 anni di NASA

Il logo della NASA per il 60° anniversario (Immagine NASA)
Il logo della NASA per il 60° anniversario (Immagine NASA)

Il 1 ottobre 1958 la NASA (National Aeronautics and Space Administration) cominciò la sua attività. Nata ufficialmente il 29 luglio 1958 in seguito al National Aeronautic and Space Act firmato dal presidente degli USA Dwight D. Eisenhower, sostituì il NACA (National Advisory Committee for Aeronautics), che era nata per sviluppare progetti militari. La NASA fu creata come agenzia civile per portare avanti lo sviluppo in campo aeronautico e soprattutto spaziale con obiettivi pacifici.

La NASA assorbì strutture e progetti del NACA e alcuni progetti di ricerca dell’aeronautica militare americana. La priorità nel corso dei primi anni di attività fu di sviluppare un programma spaziale che recuperasse il ritardo che gli USA aveavno accumulato rispetto all’URSS, che aveva cominciato a lanciare in orbita satelliti artificiali nel 1957.

I progetti della NASA inclusero fin dall’inizio un programma spaziale con astronauti perciò tra quelli avviati subito dopo l’inizio della sua attività ci fu il progetto Mercury, che portò Alan Shepard a compiere un volo suborbitale il 5 maggio 1961.

Quando il presidente degli USA John F. Kennedy dichiarò che gli americani avrebbero portato astronauti sulla Luna entro la fine degli anni ’60, la NASA iniziò il progetto Gemini per sviluppare le tecnologie necessarie a compitere quel viaggio. Tuttavia, quelle tecnologie vennero impiegate nel programma Apollo, che culminò con la missione Apollo 11 che il 20 luglio 1969 portò all’allunaggio di Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Nel 1972 venne compiuta la missione Apollo 17, l’ultima sulla Luna.

Durante gli anni ’60 la NASA continuò a sviluppare anche un programma di sonde spaziali per l’esplorazione di altri pianeti. Le sonde Mariner furono le prime a raggiungere Marte e Venere, seguirono le Viking con i loro lander e le Pioneer, che raggiunsero anche Giove. Le Voyager 1 e 2 furono le missioni più ambiziose, tanto che oggi stanno ancora inviando informazioni dai confini dello spazio interstellare.

Nonostante la Guerra Fredda, USA e URSS si accordarono per il primo incontro nello spazio e il 17 luglio 1975 il Programma test Apollo-Soyuz (ASTP) portò all’aggancio tra una navicella americana Apollo e la Soyuz 19 sovietica.

Un altro progetto iniziato negli anni ’60 riguardò la costruzione di una stazione spaziale. Nel 1973 venne lanciato lo Skylab che, nonostante alcuni danni riportati durante il lancio, venne occupato da tre equipaggi per 171 giorni.

Negli anni ’70, la NASA sviluppò il programma Space Shuttle per avere navicelle riutilizzabili. Il 12 aprile 1981 lo Space Shuttle Columbia inaugurò i lanci, il 21 luglio 2011 lo Space Shuttle Atlantis terminò l’ultima missione del programma.

Altri progetti della NASA riguardarono la possibilità di inviare in orbita un telescopio. Hubble fu il primo grande successo, anche se dopo un inizio complicato, nel 1990 in collaborazione con l’ESA ma altri seguirono negli anni successivi fino agli odierni cacciatori di esopianeti come Kepler, che sta terminando la sua missione, e TESS, che invece l’ha appena iniziata. Il telescopio spaziale James Webb ha accumulato ritardi su ritardi e forse sarà lanciato nel 2021 per offrire nuovi progressi nel campo dell’astronomia.

Le esperienze con le sonde spaziali permisero di sviluppare anche una serie di lander e rover, in particolare per esplorare Marte. Il Mars Pathfinder nel 1996 venne seguito dai Mars Rover Spirit e Opportunity nel 2003 e dal Mars Rover Curiosity nel 2012.

I successivi sviluppi della NASA riguardanti stazioni spaziali vennero compiuti all’interno della collaborazione internazionale che portò alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale. È un progetto a cui l’agenzia continua a collaborare.

Altre collaborazioni riguardarono missioni di sonde spaziali come Cassini, accompagnata dal lander Huygens dell’ESA, che per anni ha esplorato il sistema del pianeta Saturno con le sue tante lune.

Dopo la fine delle missioni lunari cominciarono i primi tagli di budget per la NASA ma varie missioni sono in corso o sono in programma. L’esplorazione di Marte continua grazie ai rover e a una serie di sonde spaziali in orbita tra cui le recenti MAVEN in attesa dell’arrivo del lander InSight. La sonda spaziale Juno è nell’orbita di Giove. La sonda spaziale New Horizons raggiungerà presto l’oggetto – o gli oggetti, perché potrebbero essere più di uno – soprannominato Ultima Thule il 1 gennaio 2019. La sonda spaziale Osiris-Rex è in viaggio verso l’asteroide Bennu per prelevarne campioni e riportarli sulla Terra.

La NASA continua a essere attiva anche nel campo delle missioni con astronauti. Nonostante polemiche su costi e ritardi, il sistema chiamato SLS (Space Launch System) continua a essere sviluppato per riportare astronauti oltre l’orbita terrestre bassa. Allo stesso tempo, l’agenzia sta finanziando aziende private come SpaceX e Boeing per sviluppare navicelle per il trasporto di astronauti.

Queste e altre missioni, che includono una quantità di satelliti passati e presenti, hanno segnato 60 anni di attività della NASA assieme a tutti i contributi nel campo dell’aeronautica. Oggi l’agenzia è spesso oggetto di critiche per la gestione di alcuni progetti che accumulano ritardi e vanno ben oltre il budget iniziale e spesso sono motivate. Tuttavia, nel corso della sua storia, la NASA ha portato grandi progressi in campo scientifico e tecnologico con sviluppi che in molti casi hanno trovato applicazioni anche nella vita quotidiana.

Le attività della NASA dipendono dall’approvazione del Congresso americano, con tutti i problemi che ne conseguono. Nonostante ciò, ha ottenuto grandi risultati, a volte anche passando attraverso la tragica perdita di vite umane. L’impegno di moltissime persone ha portato a quei risultati e c’è tutto il potenziale per continuare a ottenere grandi progressi per tutta l’umanità.

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