
Poco fa un razzo vettore GSLV Mk-III è decollato dal centro spaziale indiano Satish Dhawan con l’orbiter, il lander Vikram e il rover Pragyaan della missione Chandrayaan 2. Dopo poco più di 16 minuti, i veicoli si sono separati dall’ultimo stadio del razzo per cominciare la serie di manovre che pian piano allungheranno la loro orbita fino a portarli nell’area di influenza della Luna, dove è previsto l’allunaggio di lander e rover il 6 o 7 settembre.
Tra il 2008 e il 2009 l’agenzia spaziale indiana ISRO aveva compiuto la sua prima missione lunare, Chandrayaan 1. In quel caso si trattava solo di un orbiter anche se era accompagnato dall’impattore Moon Impact Probe (MIP), che venne fatto schiantare sulla superficie lunare il 14 novembre 2008 per raccogliere dati utili per le missioni successive. Grazie anche a strumenti forniti da altre agenzie in una collaborazione internazionale, l’orbiter è stato in grado di compiere varie rilevazioni sulla Luna. Nel corso del tempo ha avuto vari problemi tecnici e dopo meno di un anno è stato perso il contatto, nonostante ciò è tra le sonde spaziali che hanno scoperto tracce di acqua sulla Luna.
In origine, la missione Chandrayaan 2 doveva essere in collaborazione con l’agenzia spaziale russa Roscosmos ma il fallimento della missione russa Fobos-Grunt rese necessaria un’indagine per capire i problemi tecnici sofferti e le possibili conseguenze sul lander che doveva fornire all’ISRO. Alla fine, Roscosmos decise di ritirarsi per l’impossibilità di fornire il lander nei tempi previsti e l’ISRO ne costruì uno suo. A parte il sistema di catarifrangenti laser fornito dalla NASA per aggiungere misurazioni precise della distanza Terra-Luna ai sistemi analoghi già presenti sulla Luna, la missione Chandrayaan alla fine ha un carico totalmente prodotto in India.
I veicoli della missione Chandrayaan 2, ben più ambiziosa della precedente, non sono stati spinti direttamente verso la Luna nonostante sia stata lanciata dal più potente razzo indiano perché si tratta comunque di quasi 4 tonnellate di carico. Ciò significa che dovrà compiere una complessa serie di manovre che dovrebbero portarla a essere catturata dalla gravità lunare attorno al 5 agosto. Successivamente, lander e rover dovranno compiere altre manovre per arrivare all’allunaggio, previsto a partire dal 6 settembre.
Se il lander Vikram e il rover Pragyaan riusciranno ad allunare al polo sud della Luna, l’India si unirà al ristrettissimo gruppo di nazioni che sono riuscite in quell’impresa. Assieme all’orbiter, condurranno una serie di studi topografici e mineralogici con un occhio di riguardo allo studio della presenza di acqua e alle caratteristiche della regolite, lo strato superficiale del terreno lunare.

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