July 2019

LTT 1445 o LTT 1445ABC (Immagine NASA / ESA / Hubble)

Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “The Astronomical Journal” riporta la scoperta di una super-Terra che è stata catalogata come LTT 1445Ab grazie al telescopio spaziale TESS della NASA in una ricerca coordinata dall’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Questo esopianeta orbita attorno a una nana rossa e dalle stime sembra troppo vicino a essa per avere il potenziale per ospitare forme di vita simili a quelle terrestri ma è interessante perché quella stella ha due compagne, sempre nane rosse, e orbita attorno a esse.

La missione Chandrayaan 2 al lancio su un razzo GSLV Mk-III (Immagine cortesia ISRO)

Poco fa un razzo vettore GSLV Mk-III è decollato dal centro spaziale indiano Satish Dhawan con l’orbiter, il lander Vikram e il rover Pragyaan della missione Chandrayaan 2. Dopo poco più di 16 minuti, i veicoli si sono separati dall’ultimo stadio del razzo per cominciare la serie di manovre che pian piano allungheranno la loro orbita fino a portarli nell’area di influenza della Luna, dove è previsto l’allunaggio di lander e rover il 6 o 7 settembre.

Buzz Aldrin fotografato da Neil Armstrong, visibile nel riflesso nel casco (Foto NASA)

Il 20 luglio 1969 il modulo lunare Eagle della missione Apollo 11 della NASA, partita il 16 luglio, compì il primo allunaggio di una navicella spaziale con astronauti. Il comandante della missione Neil Armstrong e il pilota del modulo lunare Edwin “Buzz” Aldrin parteciparono all’allunaggio e trascorsero poco più di due ore sulla superficie della Luna per raccogliere alcuni campioni che riportarono sulla Terra. Ripartiti dalla Luna, i due astronauti si riunirono a Michael Collins, rimasto in orbita nel modulo di comando Columbia e assieme a lui tornarono sulla Terra il 24 luglio.

Usare giganti rosse per stimare la velocità di espansione dell’universo

Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta un nuovo tentativo di calcolare la velocità di espansione dell’universo, questa volta utilizzando come riferimento le stelle giganti rosse. Un team di ricercatori coordinati da Carnegie Institution for Science e Università di Chicago e guidato dall’astronoma Wendy Freedman ha usato osservazioni condotte con il telescopio spaziale Hubble per effettuare quel calcolo. Il risultato ha un picco di probabilità a 69,8 km/s per megaparsec, una via di mezzo tra i valori calcolati usando i due metodi che hanno fornito valori discrepanti.