
Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta un’analisi dell’irregolarità nel periodo di rotazione, un fenomeno chiamato in gergo “glitch”, della Pulsar delle Vele. Un team di ricercatori guidato da Gregory Ashton della Monash University, in Australia, ha analizzato i dati raccolti dal Mount Pleasant Radio Observatory del glitch rilevato il 12 dicembre 2016. Probabilmente questo fenomeno è causato da interazioni interne nei materiali della pulsar perciò studiarlo può offrire informazioni sulla composizione interna e sui processi in atto in un oggetto estremo di questo tipo.
Distante poco più di 950 anni luce dalla Terra, la Pulsar delle Vele è ciò che è rimasto dopo una supernova avvenuta probabilmente tra 11.000 e 12.000 anni fa. Si tratta della pulsar più brillante alle frequenze radio e il 12 dicembre 2016 un glitch è stato rilevato con il radiotelescopio del Mount Pleasant Radio Observatory. Circa il 5% delle pulsar ha mostrato glitch ma nella Pulsar delle Vele questo fenomeno avviene una volta ogni tre anni circa perciò è diventata oggetto di studi mirati che devono essere pronti per l’occasione dato che i glitch durano assai poco, in questo caso meno di 13 secondi.
Una nuova analisi di quel glitch, in cui la Pulsar delle Vele ha aumentato la sua velocità di rotazione per tornare dopo un po’ alla normalità, ha convinto i ricercatori che l’interno di quella stella di neutroni è composto da tre componentidiversi. Il dottor Paul Lasky, un altro ricercatore della Monash University e un altro degli autori di questa ricerca, ha spiegato che uno dei componenti è una zuppa di neutroni superfluidi nello strato interno della crosta che si muove verso l’esterno e colpisce la crosta rigida esterna facendola ruotare. Una seconda zuppa di superfluido che si muove nel nucleo raggiunge la prima rallentandone la velocità. Questo è il primo caso in cui quel meccanismo, che finora era solo teorico, è stato rilevato nelle osservazioni.
Gregory Ashton ha menzionato un’altra osservazione, che per ora è senza spiegazioni. Subito prima del glitch, lui e i suoi colleghi hanno notato che la stella sembra rallentare la sua rotazione prima di riprendere velocità. Forse è un fenomeno connesso alle cause del glitch ma i ricercatori non hanno sicurezze e sperano che questo studio possa ispirare nuove teorie su stelle di neutroni e glitch. Continueranno a studiare la Pulsar delle Vele anche durante la sua rotazione regolare per cercare di capirne meglio le caratteristiche.
Sicuramente ci saranno altri studi della Pulsar delle Vele, anche per altri fenomeni come gli shrapnel espulsi dalla supernova che ha formato la nebulosa che la circonda, oggetti ad esempio di uno studio riportato in un articolo pubblicato sulla rivista “Astronomy & Astrophysics” nell’agosto 2017. È un caso in cui osservazioni di ciò che è avvenuto dopo l’esplosione di una stella può fornire informazioni su diversi fenomeni.