September 2019

I mattoni della vita possono formarsi dai radicali liberi generati nello spazio

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Communications” riporta la scoperta di un nuovo metodo per formare nello spazio i composti organici del gruppo degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Un team di ricercatori del Berkeley National Laboratory ha trovato quello che in gergo viene chiamato pathway, un percorso per arrivare alla formazione di IPA come il naftalene a partire da molecole più semplici. Questi composti sono importanti nella formazione degli amminoacidi, i mattoni che formano le grandi molecole biologiche.

La stella GJ 1061 (Immagine cortesia Centre de Données astronomiques de Strasbourg / SIMBAD / SDSS)

Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” riporta la scoperta di tre super-Terre nel sistema della stella nana rossa GJ 1061. Un team di astronomi della collaborazione Red Dots ha compiuto questa scoperta nel corso della campagna di osservazioni del 2018 grazie a una serie di rilevazioni spettroscopiche ottenute nel corso di tre mesi usando il metodo della velocità radiale. Le masse di questi esopianeti sono un po’ superiori a quella della Terra e il più esterno è nell’area abitabile del suo sistema, dove riceve una quantità di energia dalla sua stella vicina a quella che la Terra riceve dal Sole.

Le vibrazioni degli anelli di Saturno usate per ricostruire gli impatti sul pianeta

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta una ricerca su variazioni nel campo gravitazionale del pianeta Saturno in seguito a vibrazioni interne. Yanqin Wu dell’Università di Toronto e Yoram Lithwick della Northwestern University hanno usato dati raccolti dalla sonda spaziale Cassini nel corso dei suoi passaggi ravvicinati agli anelli per studiare il fenomeno concludendo che le vibrazioni di Saturno sono state causate da impatti avvenuti nel passato che hanno fatto in qualche modo suonare il pianeta come una campana.

Concetto artistico di eso-Io in orbita attorno a un gigante gassoso (Immagine cortesia Università di Berna, Illustrazione di Thibaut Roger)

Un articolo accettato per la pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta una ricerca sulle tracce di sodio e potassio nell’orbita dell’esopianeta gigante gassoso WASP-49b. Un team di ricercatori coordinato dall’Università svizzera di Berna ha paragonato la situazione di WASP-49b a Giove e alla sua luna Io, nota per la notevole attività vulcanica, osservando che ci sono indizi importanti sul fatto che anche WASP-49b abbia una luna vulcanica la cui attività espelle sodio e potassio.