Un esame per la navicella spaziale CST-100 Starliner di Boeing, che è stata chiamata Calypso

La navicella spaziale CST-100 Starliner Calypso di Boeing durante il recupero (Foto cortesia Boeing)
La navicella spaziale CST-100 Starliner Calypso di Boeing durante il recupero (Foto cortesia Boeing)

Boeing ha comunicato che i suoi ingegneri e tecnici stanno conducendo un esame approfondito della propria navicella spaziale CST-100 Starliner, atterrata il 22 dicembre dopo la fine prematura della sua missione Boe-OFT (Boeing Orbital Flight Test). L’esame include il recupero di tutti i dati registrati dai sistemi di bordo per ottenere risposte definitive sul problema che ha causato un errato inserimento in orbita circa mezz’ora dopo il lancio. Dopo l’atterraggio al White Sands Missile Range in New Mexico, il nome Calypso è stato proposto dall’astronauta Sunita Williams e rapidamente approvato, perciò sarà il nome ufficiale usato nelle prossime missioni, dato che la navicella è riutilizzabile.

Dopo l’atterraggio avvenuto il 22 dicembre, la navicella spaziale CST-100 Starliner è stata recuperata e trasportata in una struttura del White Sands Missile Range dopo un’ispezione preliminare. Lì è stato possibile procedere con l’esame approfondito che ne verifichi lo stato e recuperi tutti i dati registrati, composti da dati telemetrici, dati sul funzionamento dei sistemi vitali e del manichino soprannominato Rosie e registrazioni delle telecamere di bordo.

Un’enorme quantità di dati è stata inviata al centro controllo di Houston nel corso della missione Boe-OFT ma quelli registrati a bordo sono a volte più precisi e perciò utili per ottenere una visione completa di ciò che è successo durante il volo. Comprendere pienamente l’origine del problema emerso dopo il lancio è una priorità ma è fondamentale che i sistemi di bordo funzionino per poter decidere come procedere per la prossima missione.

In occasione dell’atterraggio della navicella spaziale CRS-100 Starliner, Boeing e NASA avevano inviato sul posto alcuni astronauti. Sunita Williams, che dovrebbe comandarla nella prossima missione se verrà deciso di andare avanti con un volo con astronauti e il suo riutilizzo verrà approvato, è stata intervistata durante la trasmissione e ha proposto il nome Calypso. Si tratta del nome della nave oceanografica usata da Jacques-Yves Cousteau durante una serie di viaggi di esplorazione negli anni ’50 e a una veterana della Marina americana e di alcuni viaggi spaziali è parso un nome eccellente per la CRS-100 Starliner. La proposta è stata approvata rapidamente dai dirigenti Boeing e supportata dall’amministratore della NASA Jim Bridenstine.

Le prime impressioni confermano i commenti positivi arrivati subito dopo l’atterraggio. La navicella spaziale CRS-100 Starliner mostrava ben pochi segni dovuti alle temperature elevate raggiunte durante la discesa, eccellente considerando che è stata costruita per essere riutilizzabile e che dovrà trasportare esseri umani. Fra qualche giorno verrà trasportata in Florida, dove verrà sottoposta a un’ulteriore ispezione approfondita e successivamente rimessa nelle condizioni per un nuovo volo. I risultati saranno fondamentali per decidere se la prossima missione sarà con astronauti a bordo della Calypso.

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