Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astronomical Journal” riporta la scoperta dell’esopianeta LHS 1815b grazie al telescopio spaziale TESS della NASA. Un team di ricercatori guidati da Tianjun Gan della Tsinghua University di Pechino, in Cina, ha confermato l’esistenza di quel pianeta usando vari strumenti fotometrici, spettroscopici e fotografici al suolo. La conclusione è che le sue dimensioni sono leggermente superiori a quelle della Terra ma è molto più denso per una massa fino a 8,7 volte quella della Terra. La caratteristica più unica è che si tratta del primo esopianeta scoperto nel cosiddetto disco spesso della Via Lattea, una delle strutture che formano circa due terzi delle galassie a forma di disco.
Molte galassie a spirale sono formate da due strutture a forma di disco che contengono stelle di età diversa. L’immagine in basso (NASA/JPL Caltech/R.Hurt/SSC) ne mostra un’illustrazione di cui sono significativi in particolare il disco sottile (Thin Disk) e il disco spesso (Thick Disk).
Il cosiddetto disco sottile contiene soprattutto stelle relativamente giovani mentre il disco spesso nel caso della Via Lattea contiene circa il 20% delle stelle e si tratta di quelle più vecchie. Questa divisione è ancora oggetto di discussioni, anche perché esistono varie teorie che cercano di spiegare questa doppia struttura ma finora non sono state trovate prove adeguate che puntino verso una teoria. Anche la distribuzione dell’età delle stelle è stata oggetto di discussione per la difficoltà di trovare una corrispondenza tra dati derivanti dalle osservazioni e previsioni teoriche. Un ulteriore mistero è dato dal fatto che ormai oltre 4.000 esopianeti sono stati scoperti ma solo alcuni nel disco spesso.
Il telescopio spaziale TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) è stato lanciato il 18 aprile 2018. Il periodo iniziale della sua missione scientifica ha già offerto interessanti scoperte ma l’esopianeta LHS 1815b è il primo nel disco spesso della Via Lattea, sopra il piano galattico, e ciò lo rende intrigante. I dati raccolti da TESS sono stati verificati usando vari telescopi al suolo che ne hanno confermato l’esistenza.
Distante poco più di 97 anni luce dalla Terra, la stella LHS 1815 è una nana rossa mostrata nell’immagine in alto catturata usando il telescopio Southern Astrophysical Research (SOAR) (Cortesia Gan et al) con massa e dimensioni quasi esattamente la metà del Sole e ciò significa che è molto più fredda del Sole con una temperatura superficiale di circa 3.600 Kelvin. LHS 1815b è molto vicino alla sua stella, a una distanza da essa che è circa il 4% della distanza della Terra dal Sole per un anno che dura meno di 4 giorni terrestri. Ciò significa che la sua superficie è molto calda ed è inadatto per ospitare forme di vita simile a quelle terrestri.
Le varie rilevazioni dell’esopianeta LHS 1815b condotte con i vari strumenti hanno permesso di ottenere una stima delle sue caratteristiche principali. Le sue dimensioni sono leggermente superiori a quelle della Terra ma la sua massa è molto superiore dato che c’è una stima di 4.2±1.5 volte quella della Terra ma un’altra dà un limite superiore di 8,7 volte quella della Terra. Insomma, è molto denso anche per un pianeta roccioso ma serviranno ulteriori osservazioni per ottenere una stima precisa.
Potrebbero esserci già altre osservazioni compiute dal telescopio spaziale TESS contenenti dati di esopianeti nel disco spesso. Ricerche mirate su LHS 1815b, anche riguardanti la sua possibile atmosfera, e la conferma di altri pianeti nel disco spesso permetterebbe di compiere studi sulla loro evoluzione per capire se è diversa rispetto ai pianeti nel disco sottile, una nuova frontiera nell’astronomia planetaria.