Localizzata l’origine di otto lampi radio veloci

Le probabili galassie di origine dei lampi radio veloci catalogati come FRB 190714 (in alto) e FRB 180924 (in basso)
Un articolo (link al file in formato PDF) in pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” riporta la localizzazione dell’origine di otto lampi radio veloci rilevati tra il 2017 e il 2020. Un team di ricercatori coordinato dall’Università della California a Santa Cruz ha utilizzato il telescopio spaziale Hubble per compiere questo lavoro applicando un metodo già utilizzato per localizzare l’origine di altri fenomeni cosmici come supernove e lampi gamma. Questo risultato offre nuove informazioni su un fenomeno estremamente energetico come i lampi radio veloci, i quali emettono in un millisecondo una quantità di energia paragonabile a quella che il Sole emette in un anno. I risultati di questo studio sono compatibili con la teoria che li collega alle magnetar.

Del migliaio di lampi radio veloci rilevati a partire dalla scoperta di questo fenomeno cosmico, avvenuta nel 2001, la galassia d’origine è stata localizzata solo una quindicina di essi. Per questo motivo, la mappatura condotta usando il telescopio spaziale Hubble è importante e il risultato è stato la localizzazione dell’origine di otto lampi radio veloci dei quali cinque sono arrivati da aree vicine o nei bracci di galassie a spirale. Si tratta di galassie che hanno vari miliardi di anni di vita e vediamo com’erano quand’erano giovani, quando la formazione stellare al loro interno era ancora attiva.

I ricercatori hanno usato le varie possibilità di rilevazione del telescopio spaziale Hubble per individuare le aree di origine di otto lampi radio veloci: il più vecchio risale al 2017 mentre gli altri sette sono stati rilevati nel 2019 e 2020. Le rilevazioni agli ultravioletti hanno permesso di tracciare la luminosità di giovani stelle lungo i bracci delle galassie a spirale. Le rilevazioni agli infrarossi vicini hanno permesso di calcolare la massa delle galassie esaminate e trovare le aree che ospitavano popolazioni di stelle antiche.

L’immagine (scienza: NASA, ESA, Alexandra Mannings (UC Santa Cruz), Wen-fai Fong (Northwestern). elaborazione immagine: Alyssa Pagan (STScI)) mostra due galassie in cui sono stati individuate le origini dei lampi radio veloci catalogati come FRB 190714 (in alto) e FRB 180924 (in basso). Le aree dei lampi sono marcate con ovali punteggiati. Per ottenere l’individuazione, immagini create al computer che mostrano la luce delle galassie (sulla sinistra) sono state sovrapposte a quelle di Hubble per ottenere viste più definite (sulla destra).

L’analisi delle immagini ottenute con il telescopio spaziale Hubble ha aiutato a escludere alcune possibili fonti per i lampi radio veloci legate alle stelle più giovani e massicce. Queste stelle esplodono in supernove che invece emettono lampi gamma. Anche altri tipi di supernove e fusioni tra stelle di neutroni sono stati indicati come poco probabili.

I risultati sono compatibili con la teoria che al momento sembra più probabile, che vede i lampi radio veloci originati da magnetar, stelle di neutroni con campi magnetici estremamente potenti. Individuare la fonte di questi lampi è fondamentale per verificare questa teoria e capire se davvero potentissime eruzioni sulle magnetar possano emettere quei lampi.

Questo studio offre interessanti risultati per individuare l’origine di lampi radio veloci ma è solo l’inizio. I ricercatori avvertono che sono necessarie altre osservazioni per migliorare l’individuazione dei lampi. Si tratta di un altro tipo di ricerca per il quale il telescopio spaziale James Webb sarà utilissimo.

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