Rilevata l’attività della cometa gigante C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein)

La cometa gigante C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein)
L’osservatorio Las Cumbres ha catturato una nuova immagine della cometa gigante C/2014 UN271 (Bernardinelli-Bernstein) che ne mostra l’attività nonostante la distanza notevole dato che è ben oltre l’orbita di Saturno. Le informazioni raccolte anche cercando immagini di archivio come quelle che hanno permesso di identificarla in un’immagine del 2014 sono utili per capirne meglio le caratteristiche. In particolare, le stime iniziali suggerivano che il suo diametro fosse di almeno 100 chilometri, il triplo della più grande cometa conosciuta, ma si tratta di stime basate sull’assenza di una chioma. C/2014 UN271 rimarrà lontana dal Sole, arrivando vicina all’orbita di Saturno all’inizio del 2031 perciò potrà essere ammirata solo con i telescopi ma potrebbe essere comunque molto interessante perché probabilmente arriva dall nube di Oort.

Il 19 giugno è arrivato l’annuncio della scoperta dell’oggetto che inizialmente sembrava un asteroide nell’esame di immagini del 2014 della Dark Energy Survey da parte degli astronomi Pedro Bernardinelli e Gary Bernstein. All’epoca l’oggetto era lontani quasi quanto l’orbita di Nettuno e non erano stati rilevati segni di attività cometaria perciò il suo diametro era stato stimato tra i 100 e i 200 chilometri.

Inizialmente l’oggetto era stato designato come 2014 UN271 ed è diventato l’obiettivo di varie osservazioni. L’osservatorio Las Cumbres gestisce una rete di telescopi robotici sparsi per il mondo e ciò aiuta molto le ricerche astronomiche, in questo caso dell’oggetto appena identificato.

Il telescopio dell’osservatorio Las Cumbres situato all’Osservatorio Astronomico Sud Africano ha catturato immagini dell’oggetto e membri del progetto LOOK (Las Cumbres Observatory Outbursting Objects Key) dalla Nuova Zelanda sono stati tra i primi a notare la cometa. Infatti, le nuove immagini hanno evidenziato una chioma, tipica delle comete. Da lì l’aggiornamento della sua designazione ufficiale a C/2014 UN271. L’immagine (Cortesia LOOK/LCO. Tutti i diritti riservati) mostra la cometa circondata da una nube diffusa costituita dalla chioma.

L’attività cometaria a una distanza dal Sole che è più del doppio di quella di Saturno è intrigante e sorprendente anche se ultimamente sono stati proposti studi che mostrano questa possibilità. C/2014 UN271 non mostra tracce di coda ma c’è una chioma e ciò va tenuto in conto nella stima della dimensione del suo nucleo. Potrebbe comunque essere la cometa più grande individuata finora ma saranno necessarie altre osservazioni in grado di valutare l’estensione della chioma per capire quanto il suo diametro sia davvero vicino alle stime originali.

Un’altra possibilità intrigante è che la cometa C/2014 UN271 arrivi dalla nube di Oort, l’area più esterna del sistema solare, tanto lontana dalla Terra che la sua esistenza è ancora teorica perché neppure i telescopi più potenti riescono a individuare una cometa in quell’area. Accertare le origini di C/2014 UN271 aiuterebbe a capire meglio anche alcune parti della storia del sistema solare, anche riguardo alle migrazioni dei pianeti e alla loro influenza sulle comete. Sono tutti motivi per cui molti astronomi studieranno C/2014 UN271 per anni.

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