È un successo il lancio del modulo russo Nauka/MLM verso la Stazione Spaziale Internazionale

Nauka/MLM decolla su un razzo Proton-M (Immagine NASA TV)
Nauka/MLM decolla su un razzo Proton-M (Immagine NASA TV)

Nella giornata di ieri il modulo russo Nauka, formalmente chiamato Multipurpose Laboratory Module (MLM), è stato lanciato su un razzo vettore Proton-M dal cosmodromo kazako di Baikonur. Dopo circa nove minuti si è separato con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immesso sulla sua rotta. Il suo viaggio durerà circa 8 giorni per raggiungere, il 29 luglio, la Stazione Spaziale Internazionale, dove diventerà parte della sezione russa con molti anni di ritardo sui programmi originali. Assieme ad esso c’è l’European Robotic Arm (ERA) sviluppato sotto l’egida dell’ESA, un braccio robotico che verrà utilizzato per operazioni nell’area della sezione russa della Stazione.

La storia dell’MLM è davvero complessa dato che si tratta di un modulo che in origine doveva essere lanciato in orbita nel 2007. Modifiche importanti nel progetto, i problemi di budget dell’agenzia spaziale russa Roscosmos e altri problemi di vario tipo hanno causato una serie di ritardi che richiederebbe un libro per essere raccontata in modo completo.

Nauka/MLM durante la preparazione (Foto cortesia Roscosmos)
Nauka/MLM durante la preparazione (Foto cortesia Roscosmos)

Dopo tanti anni, l’MLM è stato finalmente lanciato e, se tutto andrà bene, verrà collegato al modulo Zvezda il 29 luglio. Sostituirà il modulo Pirs, che il 23 luglio verrà sganciato dalla Stazione Spaziale Internazionale e verrà trasportato dal cargo spaziale russo Progress MS-16 verso l’atmosfera terrestre, dove entrambi si disintegraranno.

La Stazione Spaziale Internazionale è dotata di diversi bracci robotici che vengono utilizzati per una serie di operazioni ma hanno molti limiti di utilizzo nella sezione russa. Anche se le navicelle spaziali russe non hanno bisogno di un braccio robotico per attraccare, questi limiti costituiscono un problema nello spostamento di grossi carichi in quell’area della Stazione. Per questo motivo, già negli anni ’90 venne iniziata una collaborazione tra ESA e Roscosmos per progettare un braccio robotico. L’ERA è stato vittima dei ritardi nel lancio dell’MLM ma adesso anch’esso è stato lanciato.

La Russia ha annunciato anni fa i suoi piani per la costruzione di una stazione spaziale nazionale e anche all’inizio del 2021 ha confermato l’intenzione di abbandonare la Stazione Spaziale Internazionale sganciando i propri moduli per riutilizzarli. I problemi del programma spaziale russo, mostrati brutalmente nei ritardi accumulati nello sviluppo e nel lancio dell’MLM, hanno portato a uno scetticismo generale sulla possibilità di portare avanti questo progetto perciò il nuovo modulo potrebbe rimanere parte della Stazione.

Concetto artistico di ERA attaccato a Nauka/MLM (Immagine ESA - D.Ducros)
Concetto artistico di ERA attaccato a Nauka/MLM (Immagine ESA – D.Ducros)

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