
LHC (Large Hadron Collider), il più grande acceleratore di particelle del mondo, ha ripreso l’attività in preparazione del nuovo programma di lavori, chiamato in codice Run 3, il cui inizio è previsto per luglio. Le operazioni iniziali sono quelle necessarie a collaudare le apparecchiature dopo oltre tre anni di lavori di aggiornamento. Il 22 aprile, i primi fasci di protoni sono stati iniettati in direzioni opposte nell’anello di 27 chilometri di LHC. Se tutto andrà come previsto, in luglio comincerà la Run 3 in attesa del completamento di altri lavori che porteranno alla versione potenziata chiamata High Luminosity LHC (HiLumi LHC o semplicemente HL-LHC).
L’aggiornamento fatto durante il periodo chiamato lungo shutdown 2 ha permesso di compiere una grande mole di lavori sulle varie apparecchiature di LHC e dei vari esperimenti presenti nei diversi punti di collisione dei fasci di particelle. In alcuni casi si è trattato di manutenzione, in molti altri c’è stato un potenziamento delle apparecchiature. Gli esperimenti sono caratterizzati da rivelatori, elementi chiave nei lavori di LHC perché misurano le particelle generate dalle collisioni. La Run 3 include due nuovi esperimenti: FASER (Forward Search Experiment) e SND@LHC (Scattering and Neutrino Detector at the LHC). Si tratta di due esperimenti progettati per indagare vari aspetti della teoria fisica conosciuta come Modello Standard con la possibilità di superarla.
I lavori sono stati lunghi e complessi ma necessari ad assicurare allo stesso tempo un aumento dell’energia nelle collisioni e soprattutto della quantità di dati che verranno raccolti. I miglioramenti nella raccolta dei dati saranno diversi nei vari esperimenti e complessivamente permetteranno di raccogliere più dati nella Run 3 che nei due precedenti programmi di lavori messi assieme.
I lavori della Run 3 permetteranno di esplorare limiti della fisica che finora è stato possibile solo intravvedere perfino con LHC e studiare in modo più approfondito particelle come il celebrrimo bosone di Higgs. Si tratta di lavori che diventeranno ancor più importanti con il completamento di HiLumi LHC, che dovrebbe avvenire nel 2026 per un inizio dell’attività scientifica che potrebbe cominciare nel 2028.
Il primo test condotto il 22 aprile 2022 ha raggiunto energie relativamente basse, a 450 GeV. Nel corso dei giorni successivi, i test hanno aumentato pian piano le energie, che alla fine raggiungeranno il nuovo livello di picco di 13,6 TeV. Si tratta di operazioni che richiedono tempo perché devono essere condotte un passo alla volta per evitare che un possibile problema causi grossi danni alle apparecchiature. L’obiettivo è raggiungere un nuovo livello di conoscenze nel campo della fisica delle particelle, strettamente connessa alla nostra conoscenza del cosmo.