Pubblicate le prime immagini catturate dal telescopio spaziale Euclid

La prima immagine di test catturata dal VISible instrument (VIS)
L’ESA ha pubblicato le prime immagini di test catturate dal telescopio spaziale Euclid. Appena Euclid ha raggiunto la sua destinazione, sono cominciati i test di entrambi gli strumenti, VIS e NISP, che continueranno per un paio di mesi per calibrarli fino a raggiungere le prestazioni ottimali. Sono lavori necessari per permettere a Euclid di condurre la missione scientifica che consiste nell’indagare sull’universo oscuro per cercare di risolvere alcuni misteri cosmologici come quello dell’accelerazione dell’espansione dell’universo.

Lanciato il 1 luglio 2023, il telescopio spaziale Euclid è una missione dell’ESA con una collaborazione da parte della NASA e importanti contributi italiani da parte di Agenzia spaziale italiana (ASI), Istituto nazionale di astrofisica (INAF) e Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN).

Ci ha messo quasi un mese per raggiungere il cosiddetto punto lagrangiano L2, a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Indagare su misteri cosmologici allo scopo di svelare alcuni segreti dell’universo richiede strumenti di qualità adeguata e una lunga fase di calibrazione per raggiungere quei livelli di qualità. I primi risultati hanno già suscitato entusiasmo con alcuni scienziati della missione che hanno definito le immagini ipnotiche.

L’immagine in alto (ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, CC BY-SA 3.0 IGO) è stata catturata dal VISible instrument (VIS). Mostra a sinistra il campo di vista di questo strumento nella luce visibile (550–900 nm) e a destra il particolare di uno dei riquadri, che ha un’estensione che è circa un quarto del diametro della Luna. VIS ha richiesto 566 secondi di raccolta della luce per ottenere quest’immagine.

L’immagine in basso (ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, CC BY-SA 3.0 IGO) è stata catturata dallo strumento Near-Infrared Spectrometer and Photometer (NISP). Mostra a sinistra il campo di vista di questo strumento nel vicino infrarosso (900–2000 nm) e a destra il particolare di uno dei riquadri, che ha un’estensione che è circa un quarto del diametro della Luna. NISP ha richiesto 100 secondi di raccolta della luce per ottenere quest’immagine.

Per quanto possano essere ipnotiche per gli scienziati della missione Euclid, queste prime immagini mostrano solo i risultati dei primi test degli strumenti. Ciò significa che nei prossimi due mesi i lavori di calibrazione permetteranno a VIS e NISP di raggiungere livelli ben superiori di nitidezza e qundi di dettagli. Galassie che sono ancora sfocate diventeranno ben visibili e sarà possibile determinare la loro forma.

Fra un paio di mesi dovrebbe cominciare la vera missione scientifica del telescopio spaziale Euclid. Le prime immagini rappresentano solo istantanee cosmiche ma questa missione ha lo scopo di creare una mappa tridimensionale per offrire nuove informazioni utili per le ricerche sulla materia oscura e sull’energia oscura. Ci vorrà tempo per elaborare e analizzare i dati che arriveranno ma la posta in gioco è la soluzione ad alcuni segreti dell’universo.

La prima immagine di test catturata dallo strumento Near-Infrared Spectrometer and Photometer (NISP)

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