November 2023

L'ammasso galattico Abell 2744 e nei riquadri le galassie UNCOVER z-13 e UNCOVER z-12

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” riporta conferme di due galassie primordiali studiate all’interno dell’indagine UNCOVER. Un team di ricercatori ha esaminato rilevazioni spettroscopiche ottenute dallo strumento NIRSpec del telescopio spaziale James Webb per ottenere buone stime della distanza delle galassie UNCOVER z-13 e UNCOVER z-12. Si tratta di osservazioni mirate che hanno sfruttato la lente gravitazionale generata dall’ammasso galattico Abell 2744. Secondo le stime, UNCOVER z-13 è distante circa 13,51 miliardi di anni luce mentre UNCOVER z-12 è distante circa 13,48 miliardi di anni luce.

Il cargo spaziale Dragon 2 attracca alla Stazione Spaziale Internazionale nella missione CRS-29 (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale Dragon 2 di SpaceX è attraccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale completando la prima parte della missione CRS-29. Le astronaute Jasmin Moghbeli e Loral O’Hara hanno monitorato l’operazione ma il cargo spaziale, partito nella notte italiana di ieri, ha completato in modo automatizzato le manovre senza alcun problema.

La mssione CRS-29 terminerà tra circa un mese con il ritorno sulla Terra. La seconda versione del cargo spaziale Dragon può rimanere nello spazio molto più a lungo della prima versione ma per ora la NASA non ha allungato le sue missioni.

Il cargo spaziale SpaceX Dragon 2 inizia la missione CRS-29 decollando su un razzo Falcon 9 (Foto NASA)

Poche ore fa la navicella spaziale SpaceX Dragon 2 è partita su un razzo vettore Falcon 9 dal Kennedy Space Center nella missione CRS-29 (Cargo Resupply Service 29), indicata anche come SpX-29. Dopo quasi esattamente 12 minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta. Si tratta della ventinovesima missione di invio della navicella spaziale Dragon/Dragon 2 alla Stazione Spaziale Internazionale con vari carichi con il successivo ritorno sulla Terra, anche in questo caso con vari carichi.

'ammasso galattico di Perseo (Immagine ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi, CC BY-SA 3.0 IGO)

L’ESA ha presentato le prime immagini ufficiali catturate dal suo telescopio spaziale Euclid. Dopo alcuni ritardi dovuti a problemi al sensore di guida fine, è stato possibile calibrare gli strumenti di Euclid e ottenere la straordinaria precisione delle osservazioni necessaria alla sua missione. Il risultato è una risoluzione che porta a includere nelle immagini una quantità di dettagli mai vista prima, che si tratti di galassie, di stelle o altro ancora, spesso scoperti proprio da Euclid. La presentazione ha mostrato i risultati sia con oggetti lontani come l’ammasso galattico di Perseo che con altri vicini in termini astronomici come la Nebulosa Testa di Cavallo.

galassia UHZ1 vista dall'Osservatorio per i raggi X Chandra e dal telescopio spaziale James Webb

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy”, uno pubblicato su “The Astrophysical Journal Letters” e uno sottoposto per la pubblicazione su “The Astrophysical Journal” riportano diversi aspetti dello studio del più lontano buco nero rilevato ai raggi X. Diversi team di ricercatori hanno combinato i dati ottenuti con l’Osservatorio per i raggi X Chandra e il telescopio spaziale James Webb per studiare la galassia UHZ1 ai raggi X e agli infrarossi. Il risultato è la scoperta di un buco nero supermassiccio in fase di crescita circa 470 milioni di anni dopo il Big Bang. Lo studio offre prove che esso è nato avendo già una massa notevole, confermando che i buchi neri supermassicci crescono da semi che si formano dal collasso diretto di enormi quantità di gas.