La sonda spaziale MAVEN ha completato la prima immersione nell’atmosfera di Marte

La sonda spaziale MAVEN durante la fase di test al Kennedy Space Center (Foto NASA/Jim Grossmann)
La sonda spaziale MAVEN durante la fase di test al Kennedy Space Center (Foto NASA/Jim Grossmann)

La sonda spaziale MAVEN della NASA ha completato con successo la prima delle cinque manovre di immersione nelle profondità dell’atmosfera di Marte. Lo scopo era quello di raccogliere misurazioni più vicine al limite inferiore dello strato superiore dell’atmosfera del pianeta rosso. Il periapside, cioè il punto di altitudine più bassa dell’orbita, raggiunto da MAVEN è stato di 125 chilometri.

Lo scopo della sonda spaziale MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile Evolution), che ha raggiunto l’orbita di Marte il 21 settembre 2014, è proprio quello di studiare l’atmosfera del pianeta rosso. Essa è molto più rarefatta di quella terrestre ma costituisce comunque un sistema complesso. Per comprendere le sue dinamiche e la sua evoluzione nel corso del tempo, MAVEN sta compiendo continue rilevazioni e nel corso del mese ha cominciato a immergersi nelle sue profondità.

Questo tipo di manovra sta permettendo di raccogliere dati su tutto lo strato superiore dell’atmosfera di Marte. Generalmente, le misurazioni vengono effettuate ad altitudini tra i 150 e i 6.200 chilometri ma la manovra di immersione permette di scendere ancora di più. I 25 km di differenza nel periapside sembrano pochi, invece fanno una notevole differenza. Ciò perché in quello strato la densità dell’atmosfera cambia molto, tanto che a 125 km di altitudine essa è oltre 10 volte più densa che a 150 km.

La manovra è cominciata il 10 febbraio ed è terminata il 18 febbraio. Nel corso dei primi tre giorni i propulsori della sonda spaziale MAVEN sono stati utilizzati per abbassare il suo periapside. Ciò è avvenuto in maniera graduale, in modo che al centro controllo missione avessero il tempo di verificare che tutto stesse andando come previsto.

Nei giorni successivi la sonda spaziale MAVEN ha compiuto circa 20 orbite attorno a Marte immergendosi nella sua atmosfera. A causa della rotazione del pianeta, i vari passaggi sono avvenuti a diverse longitudini. Ciò ha permesso di ottenere una copertura globale nelle rilevazioni.

Tutti gli strumenti della sonda spaziale MAVEN sono stati utilizzati nel corso dell’immersione. Tuttavia, quando essa è scesa vicino al nuovo periapside, alcuni di essi sono stati spenti. Ad esempio, lo IUVS (Imaging UltraViolet Spectrograph) non è in grado di funzionare in un’atmosfera densa come a 125 km di altitudine.

Alla fine della manovra, i propulsori della sonda spaziale MAVEN sono stati usati per riportarla alle sue normali altitudini. Ora ci sono molti nuovi data da analizzare e da mettere assieme a quelli già disponibili ma questa è stata solo la prima manovra di immersione. Tutto è andato bene perciò la prossima manovra dovrebbe avvenire come previsto il 14 aprile 2015.

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