È un successo il lancio del cargo spaziale russo Progress M-28M verso la Stazione Spaziale Internazionale

La navicella spaziale russa Progress M-28M al decollo su un razzo vettore Soyuz U (Immagine NASA TV)
La navicella spaziale russa Progress M-28M al decollo su un razzo vettore Soyuz U (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Progress M-28M è partita su un razzo vettore Soyuz U dalla base kazaka di Baikonur nella missione di rifornimento per la Stazione Spaziale Internazionale indicata anche come Progress 60. Meno di dieci minuti dopo il lancio, il cargo spaziale si è separato regolarmente dall’ultimo stadio del razzo, è entrato nell’orbita preliminare e ha dispiegato i pannelli solari e le antenne di navigazione. Dopo i recenti fallimenti in lanci di cargo spaziali, si spera che questa missione torni ad essere la routine a cui ci eravamo abituati.

La navicella spaziale Progress M-28M trasporta quasi 2,4 tonnellate di carichi per la Stazione Spaziale Internazionale. Essi includono oltre 400 kg di acqua e più o meno altrettanti di cibo. Nonostante la perdita di ben tre cargo spaziali in meno di un anno, l’equipaggio aveva ancora circa quattro mesi di cibo e acqua. Tuttavia le nazioni che gestiscono la Stazione preferiscono assicurare rifornimenti per almeno sei mesi proprio per mitigare il più possibile gli effetti di incidenti.

Secondo i risultati dell’indagine, il fallimento della missione della navicella spaziale Progress M-27M era dovuto a un problema nel suo accoppiamento con il razzo vettore Soyuz 2-1A. Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, aveva cominciato ad alternare l’uso di questa nuova versione del razzo Soyuz con il vecchio Soyuz U. Per il cargo Progress M-28M era già previsto l’uso della vecchia versione del razzo perciò, dopo la fine delle indagini, è stato possibile attivare immediatamente le procedure per questa nuova missione.

Il cargo spaziale Progress M-28M raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale domenica, quando in Italia saranno passate da poco le 9 di mattina. Negli ultimi anni, le navicelle Progress generalmente seguivano la traiettoria veloce che ne permetteva l’arrivo in sole sei ore ma stavolta ciò non è stato possibile.

Non è un problema legato ai recenti incidenti bensì alla posizione della Stazione Spaziale Internazionale. La traiettoria veloce richiede una notevole precisione nelle manovre ma recentemente la Stazione è stata spostata per evitare alcuni detriti potenzialmente pericolosi. La conseguenza è che la posizione attuale della Stazione impedisce l’uso della traiettoria veloce.

È stato preferito usare la traiettoria che richiede due giorni per l’arrivo alla Stazione Spaziale Internazionale piuttosto che spostare la Stazione per rimetterla nella posizione necessaria per la traiettoria veloce. Visti i recenti incidenti, l’unica cosa importante è che la Progress M-28M arrivi intera!

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