È un successo il lancio del cargo spaziale giapponese HTV-5 verso la Stazione Spaziale Internazionale

La navicella spaziale HTV-5 Kounotori al decollo su un razzo vettore H-II (Immagine NASA TV)
La navicella spaziale HTV-5 Kounotori al decollo su un razzo vettore H-II (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale HTV-5 è partita su un razzo vettore H-II dal centro spaziale di Tanegashima per una missione di rifornimento per la Stazione Spaziale. Circa quindici minuti dopo il lancio, il cargo spaziale si è separato regolarmente dall’ultimo stadio del razzo, è entrato nell’orbita preliminare e ha dispiegato i pannelli solari e le antenne di navigazione.

La navicella spaziale HTV-5 (H-II Transfer Vehicle) è stata chiamata Kounotori, cioè cicogna bianca. Essa trasporta un totale di circa 5,5 tonnellate di carichi per la Stazione Spaziale Internazionale tra la sezione pressurizzata e quella non pressurizzata. Grazie alla sua notevole capienza, è stato possibile riempirla con rifornimenti come acqua e cibo per l’equipaggio perché abbiano riserve per almeno sei mesi, ma anche nuovi strumenti, esperimenti e hardware vario.

Il fallimento di tre missioni di rifornimento in meno di un anno ha preoccupato le nazioni che gestiscono la Stazione Spaziale Internazionale perché vogliono evitare rischi per l’equipaggio. È stato possibile mandare in Giappone componenti sostitutivi di alcuni importanti per la manutenzione della Stazione distrutti assieme alle ultime navicelle Cygnus e Dragon.

Una buona parte del carico è costituita da vari strumenti per ricerche di diversi tipi. C’è il CALorimetric Electron Telescope (CALET), uno strumento per un’indagine astrofisica alla ricerca di tracce di materia oscura. Ci sono 12 Mouse Habitat Unit (MHU) per studiare la salute di topi in microgravità. C’è l’Electrostatic Levitation Furnace (ELF) per studiare la fusione di materiali ad altissime temperature in microgravità.

Oltre a questi e altri grossi strumenti, nel carico c’è una serie di nanosatelliti di classe CubeSat, ormai comuni in tutti i lanci di cargo spaziali. C’è una serie di quelli chiamati Dove, che già formano una costellazione con lo scopo di scattare immagini della Terra. C’è anche il GOMX-3 dell’ESA, che ha lo scopo di sperimentare nuove tecnologie miniaturizzate per monitorare le comunicazioni con satelliti di telecomunicazioni e il traffico aereo.

L’arrivo della navicella spaziale HTV-5 alla Stazione Spaziale Internazionale è previsto per lunedi prossimo, quasi all’una di pomeriggio ora italiana. Essa verrà catturata dal braccio robotico, come la Dragon e la Cygnus. Dopo gli incidenti dei mesi scorsi è importante cercare di tornare a una routine.

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