March 2016

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” descrive un’analisi effettuata sui dati raccolti dallo strumento ROSINA della sonda spaziale Rosetta dell’ESA che ha permesso di stabilire che il ghiaccio presente sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ha una forma cristallina. Può sembrare un problema banale, invece tale natura implica il fatto che si sia originato nella nebulosa protosolare e abbia la stessa età del sistema solare.

Schema del passaggio ravvicinato a Marte della cometa C/2013 A1 Siding Spring (Immagine NASA/Goddard)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Geophysical Research Letters” descrive gli effetti sul campo magnetico del pianeta Marte causati dal passaggio ravvicinato della cometa C/2013 A1 Siding Spring nell’ottobre 2014. Utilizzando i dati raccolti in quel periodo dalla sonda spaziale MAVEN della NASA è stato possibile ricostruire i momenti caotici per la magnetosfera marziana con conseguenze profonde anche se temporanee.

L'area attorno ad Ahuna Mons fotografata dalla sonda spaziale Dawn (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

Tra il 6 e il 7 marzo 2015, a seconda del fuso orario terrestre, la sonda spaziale Dawn della NASA si è inserita nell’orbita del pianeta nano Cerere. Nel dicembre 2015 è scesa all’altitudine più bassa per effettuare la mappatura con la migliore definizione e nel febbraio 2016 la sua traiettoria orbitale l’ha portata in una posizione in cui ha potuto scattare eccellenti fotografie di Ahuna Mons, com’è stata chiamata la montagna che sembrava una piramide e costituisce uno degli elementi geologici più curiosi di Cerere.

Fotografia scattata dal telescopio spaziale Hubble con la galassia GN-z11 nel riquadro (Immagine NASA, ESA, and P. Oesch (Yale University))

Un articolo in fase di pubblicazione sulla rivista “The Astrophysical Journal” descrive la scoperta della galassia più lontana osservata finora. Chiamata GN-z11, è lontana circa 13,4 miliardi di anni luce dalla Terra e ciò significa che la luce che stiamo vedendo è stata emessa quando l’universo aveva quasi 400 milioni di anni. Una team internazionale di astronomi ha spinto il telescopio spaziale Hubble ai limiti delle sue possibilità per ottenere questo risultato.