Annunciato il progetto Starshot per costruire sonde interstellari con vele spinte da laser

Stephen Hawking con la figlia Lucy nel 2008 in occasione del cinquantesimo anniversario della NASA (Immagine NASA/Paul Alers)
Stephen Hawking con la figlia Lucy nel 2008 in occasione del cinquantesimo anniversario della NASA (Immagine NASA/Paul Alers)

Ieri, in una conferenza stampa, l’imprenditore russo Yuri Milner ha annunciato ufficialmente il progetto Starshot che ha lo scopo di costruire sonde interstellari. L’idea è di creare piccolissime sonde con una vela spinta da un laser azionato dalla Terra in modo che possano raggiungere il 20% della velocità della luce per raggiungere il sistema di Alpha Centauri in poco più di vent’anni. Il fisico Stephen Hawking e il creatore di Facebook Mark Zuckerberg appoggiano il progetto.

Nato l’11 novembre 1961, Yuri Milner è diventato ricco grazie a una serie di attività soprattutto nel settore informatico. All’università studiò fisica e l’interesse nei confronti di ciò che c’è la fuori nel cosmo è visibile nelle “Breakthrough Initiatives”, il programma multiforme che ha fondato per la ricerca di intelligenze extraterrestri. All’interno di questo programma ha sviluppato il progetto Starshot.

L’idea di inviare verso altre stelle piccolissime sonde spaziali con vele spinte da laser non è nuova ma finora era stata usata soprattutto in storie di fantascienza. Ora Yuri Milner intende trasformarla in realtà. Anche una sonda molto piccola richiede un laser davvero potente per raggiungere il 20% della velocità della luce e tutto il progetto richiede notevoli sforzi con un costo che viene stimato tra i 5 e i 10 miliardi di dollari.

Yuri Milner è molto serio nel suo intento e ha annunciato un investimento iniziale di 100 milioni di dollari per il suo sviluppo. Da solo non sarà in grado di coprire tutte le spese e spera di trovare partner, anche in NASA ed ESA. La NASA sta sviluppando un suo progetto di vela solare e potrebbe contribuire almeno con il suo know-how.

Altri progressi recenti come quelli nella miniaturizzazione di componenti elettronici e nel campo dei laser sono stati i fattori che hanno convinto Yuri Milner che il progetto Starshot può diventare realtà. Ci sono ancora tanti problemi da risolvere, prima di tutto quello di avere laser abbastanza potenti e perfettamente puntati verso le sonde anche a distanze enormi.

Pete Worden (Foto NASA)
Pete Worden (Foto NASA)

Nei progetti, un sistema laser verrà usato anche per inviare dati dalle sonde perché essa saranno dotate di una macchina fotografica e qualche altro strumento miniaturizzato per raccogliere vari dati. Certo, dal sistema di Alpha Centauri ci vorrebbero un po’ più di 4,3 anni perché questi dati vengano ricevuti ma vedere le stelle, perché si tratta di un sistema composto da tre stelle, e i loro possibili pianeti da vicino sarebbe un evento storico.

Il progetto è appoggiato anche dal fisico Stephen Hawking e dal fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. L’obiettivo è davvero ambizioso e non è un caso che Yuri Milner l’abbia annunciato nel 55° anniversario del primo volo spaziale umano compiuto da Yuri Gagarin. In questo momento è davvero difficile dire se diventerà realtà ma vi partecipano persone affidabili sotto la direzione di Pete Worden, ex direttore dell’Ames Research Center (ARC) della NASA perciò è un progetto serio.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *