L’asteroide Igea è sferico e potrebbe essere riclassificato come pianeta nano


Un articolo (link al file in formato PDF) pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta uno studio dell’asteroide Igea che ne mostra la forma approssimativamente sferica, uno dei requisiti per essere catalogato come pianeta nano. Un team di ricercatori guidato da Pierre Vernazza del Laboratoire d’Astrophysique di Marsiglia, in Francia, ha usato lo strumento SPHERE montato sul VLT dell’ESO in Cile per ottenere immagini dettagliate di uno degli oggetti più grandi della fascia di asteroidi tra Marte e Giove. Se Igea venisse riclassificato, si tratterebbe del più piccolo pianeta nano con un diametro che è meno di metà di quello di Cerere.

L’asteroide Igea, ufficialmente catalogato come 10 Hygiea, è il quarto oggetto per grandezza della fascia di asteroidi dopo Cerere, Vesta e Pallade. I primi due sono stati studiati da vicino nel corso della missione della sonda spaziale Dawn della NASA perciò le loro caratteristiche sono ben conosciute. Cerere è uno degli oggetti classificati come pianeti nani al momento della creazione di quella categoria. Vesta è più grande di Igea ed è molto probabilmente un protopianeta ma la sua forma presenta varie irregolarità, anche causate da notevoli impatti, perciò non è stato riclassificato come pianeta nano.

Lo strumento SPHERE (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet REsearch instrument) montato sul VLT (Very Large Telescope) e attivato nel giugno 2014 ha lo scopo principale di cercare esopianeti. Le sue caratteristiche lo rendono utile anche per altri tipi di ricerca astronomica. In questo caso, ha permesso di ottenere immagini di elevata qualità dell’asteroide Igea, che hanno offerto qualche sorpresa.

L’immagine in alto (ESO/P. Vernazza et al./MISTRAL algorithm (ONERA/CNRS)) mostra l’asteroide Igea osservato usando lo strumento SPHERE. L’immagine in basso (ESO/P. Vernazza et al., L. Jorda et al./MISTRAL algorithm (ONERA/CNRS)) mostra gli asteroidi Igea e Vesta assieme a una parte del pianeta nano Cerere osservati usando lo strumento SPHERE.

Secondo gli astronomi, l’asteroide Igea e altri 700 asteroidi circa che sono molto più piccoli compongono una famiglia chiamata Igea proprio dal nome del membro principale che ha avuto origine da un corpo progenitore che perse molti frammenti in seguito a un impatto. Se quest’ipotesi è corretta, l’asteroide Igea venne deformato da quell’impatto ma lo strumento SPHERE non ha rilevato alcun grande cratere. Ciò è sorprendente perché i ricercatori si aspettavano che Igea fosse più simile a Vesta con segni evidenti di antichi impatti.

Una possibilità emersa grazie a similuazioni al computer è che l’oggetto progenitore sia stato colpito da un altro asteroide circa 2 miliardi di anni fa e distrutto. Nel corso del tempo la maggior parte dei pezzi potrebbe essersi riunita in un oggetto con una forma approssimativamente sferica e piccoli crateri. Si tratterebbe di una collisione unica nella fascia di asteroidi negli ultimi 3-4 miliardi di anni.

L’asteroide Igea orbita attorno al Sole, non è una luna e non ha ripulito la propria orbita. Si tratta di tre dei quattro requisiti necessari perché un oggetto venga classificato come pianeta nano. Questo nuovo studio mostra che Igea soddisfa anche il quarto requisito, la forma approssimativamente sferica. L’International Astronomical Union (IAU) è l’ente che decide la classificazione di questi oggetti e nel futuro prossimo potrebbe inserire Igea tra i pianeti nani.

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