Al 47° meeting annuale della American Astronomical Society’s Division for Planetary Sciences a National Harbor, nel Maryland, scienziati della missione del Mars Rover Curiosity della NASA hanno presentato i risultati di nuove analisi del sito marziano chiamato Garden City. Si tratta di un’area visitata nel marzo 2015 che è risultata molto interessante dal punto di vista geologico per la sua diversità chimica e per le venature minerali, che sporgono rispetto alle rocce su cui si sono formate.
Il maggior aggiornamento finora compiuto del software che gestisce lo strumento Chemistry and Camera (ChemCam) di Curiosity lo ha potenziato notevolmente. Ha infatti permesso un miglioramento nell’interpretazione dei dati raccolti rendendolo più sensibile a una gamma più ampia di possibili composizioni delle rocce marziane.
La diversità nella composizione delle venature indica che ci sono stati diversi episodi di passaggio di acqua attraverso le fratture della roccia. In diversi periodi in cui l’acqua scorreva, diverse sostanze sono stati trasportate disciolte in essa. Quando le condizioni sono diventate più secche, i fluidi hanno lasciato dietro di essi indizi che gli scienziati stanno ora analizzando per capire i cambiamenti avvenuti nel tempo.
ChemCam è stato utilizzato per raccogliere dati usando il laser in 17 obiettivi di Garden City. Tra le sostanze trovate ci sono solfato di calcio in alcune vene e solfato di magnesio in altre. Ulteriori vene sono risultate ricche di fluoro o contenenti quantità variabili di ferro.
L’aggiornamento del software di analisi di ChemCam ha permesso di effettuare una ricalibrazione dello strumento che ha aiutato notevolmente a capire la chimica di Garden City. Diana Blaney, una scienziata del team Curiosity, ha dichiarato che essa sarebbe stata molto enigmatica prima di questa ricalibrazione. È uno dei casi in cui l’esperienza accumulata nell’uso di uno strumento porta a migliorarne la gestione per sfruttarlo in maniera migliore.
La varietà nelle vene minerali di Garden City è visibile anche a occhio nudo nelle fotografie scattate dalla Mast Camera (Mastcam) del Mars Rover Curiosity. Nell’immagine del dettaglio delle venature è possibile notare variazioni di spessore e luminosità. I diversi tipi di materiale includono: fratture sottili di colore scuro (1), fratture spesse di colore scuro (2) e vene di tonalità chiare, di materiale più giovane (3).
La chimica delle vene esaminate è legata a variazioni minerali rilevate in altri siti nei pressi di Monte Sharp, dove il Mars Rover Curiosity è salito ancor di più dopo aver lasciato Garden City. Per questo motivo, i dati raccolti possono essere utilizzati per comprendere la storia chimica di un’area più ampia, un altro tassello nella storia del pianeta Marte.