Caronte fa da scudo all’atmosfera di Plutone

Plutone e Caronte (Immagine NASA-JHUAPL-SwRI)
Plutone e Caronte (Immagine NASA-JHUAPL-SwRI)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Icarus” descrive una ricerca su Caronte, la luna principale del pianeta nano Plutone, e su un aspetto della relazione tra i due. Un team di ricercatori del Georgia Institute of Technology ha compiuto una serie di simulazioni al computer che indicano che il passaggio di Caronte tra Plutone e il Sole rallenta la perdita di atmosfera da parte del pianeta nano. Le previsioni fatte sono coerenti con i dati raccolti dalla sonda spaziale New Horizons della NASA.

Fin da quando Caronte è stato scoperto nel 1978, gli astronomi hanno considerato con curiosità la relazione tra esso e Plutone a causa della loro situazione davvero unica. Siamo abituati a una luna molto grande perché quella della Terra è molto grande ma Caronte ha un diametro che è maggiore della metà di quello di Plutone e la sua distanza media dal pianeta nano è inferiore ai 20.000 chilometri. Per questo motivo, molti astronomi ritengono che sarebbe più corretto parlare di una coppia di pianeti nani gemelli invece che di un pianeta nano e della sua luna.

Il rapporto tra le dimensioni di Plutone e Caronte e la loro vicinanza ha alcuni effetti interessanti. Ad esempio, le eclissi di Sole rappresentano una sorta di scudo per l’atmosfera di Plutone. Elaborazioni precedenti suggerivano che Plutone aveva un tasso di perdita atmosferica cento volte superiore a quello effettivamente rilevato dagli strumenti della sonda spaziale New Horizons in particolare durante lo straordinario volo ravvicinato del 14 luglio 2015.

Il team del Georgia Institute of Technology ha compiuto le simulazioni al computer prima di quel passaggio ravvicinato e il confronto con i dati raccolti dalla sonda spaziale New Horizons ha mostrato che tra di essi c’è coerenza. La rivista “Icarus” aveva già pubblicato una ricerca riguardante l’atmosfera di Plutone nel settembre 2016, ora questi modelli informatici possono fornire qualche dettaglio in più sulla sua interazione con il vento solare.

Nonostante la distanza dal Sole, l’atmosfera di Plutone viene lentamente portata via dal vento solare ma a un ritmo molto lento perciò ha ancora una quantità di elementi volatili maggiore rispetto ai pianeti interni, che vengono martellati dal vento solare. Ciò è utile per capire meglio quali composti fossero comuni sui pianeti del sistema solare quando era giovane e come le varie atmosfere si sono evolute.

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