Il Mars Rover Opportunity ha cominciato lo studio di Perseverance Valley

Panorama dell'area che immette in Perseverance Valley (Immagine NASA/JPL-Caltech)
Panorama dell’area che immette in Perseverance Valley (Immagine NASA/JPL-Caltech)

Il Mars Rover Opportunity della NASA ha cominciato il lavoro scientifico nell’ennesima area di Marte da esplorare nel corso di una missione che sta andando avanti da oltre 13 anni terrestri. Questa missione è stata estesa per la decima volta nel 2016 e ora l’obiettivo è studiare “Perseverance Valley”, un’antica valle sul versante interno del bordo del cratere Endeavour per capire come si è formata.

Dopo aver trascorso circa 30 mesi in un segmento del bordo del cratere Endeavour chiamato “Cape Tribulation”, il 4 maggio 2017, il Sol (giorno marziano) 4720 della sua missione, il Mars Rover Opportunity ha raggiunto l’entrata di Perseverance Valley per poi raggiungere una posizione da dove ha cominciato a scattare fotografie con la sua Panoramic Camera (Pancam). Si tratta di un’area già studiata dall’orbita ma le foto di Opportunity possono mostrarla a una risoluzione maggiore.

Studiando le fotografie scattate dallo strumento HiRISE a bordo della sonda spaziale Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), gli scienziati della missione hanno concluso che Perseverance Valley sia davvero antica ma non sono riusciti a identificare il processo che l’ha scolpita nel cratere Endeavour. La speranza è di trovare tracce di rocce risalenti al Noachiano, un periodo geologico marziano tra 3,7 e 4,2 miliardi di anni fa, e di capire la sua origine.

È possibile che acqua scorresse nell’area all’epoca dato che le condizioni su Marte erano molto più simili a quelle esistenti sulla Terra, con una conseguente erosione. La quantità di acqua coinvolta potrebbe essere stata limitata ma utile a far scivolare detriti vari come massi e fango. Il processo di erosione potrebbe essere stato invece causato dal vento. Le eventuali tracce rimaste nella Perseverance Valley saranno fondamentali per capire quale ipotesi sia più probabile.

Le fotografie che il Mars Rover Opportunity ha cominciato a scattare sono le prime di una lunga serie che servirà a mappare l’area. Il risultato finale sarà una mappa tridimensionale che fornirà una notevole quantità di dettagli del terreno, proprio per permettere agli scienziati di studiarla nella maniera più precisa possibile con gli strumenti di Opportunity.

La mappa tridimensionale verrà utilizzata anche per pianificare nel modo migliore i prossimi movimenti del Mars Rover Opportunity. Ciò perché la Perseverance Valley si estende verso il basso con una pendenza tra i 15 e 17 gradi circa perciò è importante trovare una rotta con la minima quantità di ostacoli. Durante l’attraversamento della valle un cambio brusco di rotta o, ancor peggio, un’inversione di marcia, potrebbero essere complessi per Opportunity.

Le estensioni della missione del Mars Rover Opportunity costituiscono un atto formale, ciò che realmente conta è quanto questo venerabile rover continuerà a funzionare dopo aver superato tutte le più ottimistiche previsioni sulla sua durata. Ogni nuovo lavoro potrebbe essere l’ultimo ma nel frattempo raccoglierà altre informazioni che ci aiuteranno a capire meglio la storia di Marte.

Il Mars Rover Opportunity guarda dietro di sé a Cape Tribulation (Immagine NASA/JPL-Caltech/Cornell/Arizona State Univ.)
Il Mars Rover Opportunity guarda dietro di sé a Cape Tribulation (Immagine NASA/JPL-Caltech/Cornell/Arizona State Univ.)

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