Missione SpX-DM1: la navicella spaziale SpaceX Crew Dragon ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale

La navicella spaziale Crew Dragon si avvicina alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)
La navicella spaziale Crew Dragon si avvicina alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale Crew Dragon di SpaceX è attraccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale compiendo la prima parte della sua missione SpX-DM1 (SpaceX Demonstration Mission 1) o SpaceX Demo-1 iniziata ieri con il suo lancio. L’apertura del portello è prevista per le 14.45 italiane e tutti i lavori riguardanti la Crew Dragon verranno compiuti piuttosto velocemente dato che la sua partenza è prevista per l’8 marzo.

A differenza del cargo spaziale Dragon, che viene catturata dal braccio robotico Canadarm2 e guidata a uno dei moduli della Stazione Spaziale Internazionale, la Crew Dragon è equipaggiata con un sistema di attracco automatizzato all’International Docking Adapter (IDA). L’avvicinamento alla Stazione segue invece una procedura sostanzialmente identica. La sicurezza della Stazione è la priorità assoluta perciò ogni piccolo passo della Dragon viene controllato. Solo se tutto va bene nella posizione e nella velocità della navicella si procede con il passo successivo e in caso di problemi può essere abortita a ogni passo. In questa missione di test le verifiche del funzionamento di questi sistemi e delle possibilità di manovra da parte della Crew Dragon sono cruciali perciò la procedura è stata un po’ più lunga del normale.

La navicella spaziale Crew Dragon è stata usata anche per trasportare alcuni carichi per un totale di circa 180 kg. Nei prossimi giorni verranno scaricati e alcuni carichi verranno riportati sulla Terra nel viaggio di ritorno. Questa possibilità, che limita il numero di persone trasportabili, è stata decisa perché sulla Stazione Spaziale Internazionale vengono condotti molti esperimenti biologici e in alcuni di essi gli astronauti stessi sono le cavie con la conseguenza che vari campioni vengono prelevati da inviare sulla Terra il prima possibile per le analisi del caso. Il cargo Dragon è stato per anni l’unico a poter riportare carichi sulla Terra ma tra una missione trascorrono anche parecchi mesi perciò è utile usare le navicelle per il trasporto di personale anche per riportare campioni biologici.

Secondo il programma, alle 8.30 italiane dell’8 marzo la navicella spaziale Crew Dragon ripartirà dalla Stazione Spaziale Internazionale per tornare sulla Terra. SpaceX ha sviluppato un sistema di atterraggio sulla terraferma ma almeno per ora la NASA ha preferito optare per un ammaraggio come quello delle sue vecchie navicelle per il trasporto di astronauti e come il cargo Dragon. Il viaggio di ritorno dovrebbe durare poco più di sei ore e dopo l’ammaraggio la Crew Dragon verrà recuperata e riportata sulla terraferma dove verrà esaminata fisicamente e verranno analizzati i dati raccolti dai sensori a bordo, compresi quelli collegati all’Anthropomorphic Test Device (ATD) soprannominato Ripley. È già un momento storico.

L'International Docking Adapter (IDA) visto dalla Crew Dragon (Immagine NASA TV)
L’International Docking Adapter (IDA) visto dalla Crew Dragon (Immagine NASA TV)

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