DS Tuc Ab è un giovane esopianeta gassoso che può offrire informazioni sull’evoluzione di quel tipo di pianeti

Rappresentazione artistica di pianeta gassoso in un sistema binario (Immagine NASA/JPL-Caltech/T. Pyle)
Rappresentazione artistica di pianeta gassoso in un sistema binario (Immagine NASA/JPL-Caltech/T. Pyle)

Un articolo pubblicato sulla rivista “The Astrophysical Journal Letters” riporta la scoperta di un esopianeta gassoso nel sistema binario DS Tuc grazie all’uso del telescopio spaziale TESS della NASA. Un team di astronomi coordinato dal Dartmouth College del New Hampshire, USA, che ha coinvolto anche l’Osservatorio astronomico di Campo Catino di Frosinone, ha condotto questa ricerca sull’esopianeta chiamato DS Tuc Ab, che ha un’età stimata di circa 45 milioni di anni, una sorta di preadolescente. Ha completato la sua crescita ma è ancora in una fase in cui avvengono cambiamenti, tutte informazioni utili per capire la formazione e l’evoluzione dei pianeti.

Distante circa 150 anni luce dalla Terra, il sistema DS Tuc, conosciuto anche con altre sigle come HD 222259 and TIC 410214986, fa parte di un’associazione stellare, un insieme di stelle con legami gravitazionali più deboli rispetto agli ammassi stellari, chiamata Tucano-Orologio. Si tratta di un sistema binario in cui la stella DS Tuc B è una nana arancione con una massa che è circa tre quarti di quella del Sole mentre DS Tuc A è simile al Sole ma con circa un centesimo della sua età.

Il sistema DS Tuc è ben conosciuto dato che è relativamente vicino dal punto di vista astronomico e per questo motivo quando il telescopio spaziale TESS, lanciato il 18 aprile 2018, ha individuato un candidato esopianeta catalogato allora come TOI (TESS Objects of Interest) 200.01 che orbita attorno a DS Tuc A, ha suscitato l’interesse di un team di astronomi guidato da Elisabeth Newton del Dartmouth College.

L’esistenza dell’esopianeta è stata confermata usando dati del telescopio spaziale Spitzer della NASA e telescopi al suolo come il South African Large Telescope (SALT) e a quel punto è stato chiamata DS Tuc Ab. Le sue dimensioni sono state stimate attorno a 5,70 volte quelle della Terra, circa metà di quelle di Giove, tra quelle di Nettuno e quelle di Saturno. A differenza dei giganti gassosi del sistema solare, è molto vicino alla sua stella principale perciò il suo anno dura solo poco più di 8 giorni terrestri.

Il giovane esopianeta DS Tuc Ab ha completato la sua crescita ma sta ancora attraversando una fase di cambiamenti. Si sta contraendo a causa del raffreddamento interno ma la a causa della vicinanza alla sua stella principale il vento stellare sta lentamente portando via la sua atmosfera.

L’esopianeta DS Tuc Ab è stato scoperto con il metodo del transito, cioè sfruttando i suoi passaggi tra la sua stella principale e la Terra. Ciò permetterà di compiere altri studi mirati e il team di Elisabeth Newton intende continuare quello già iniziato cercando ad esempio di stimare la massa del pianeta ed esaminando la sua atmosfera, anche per capirne la composizione.

L’evaporazione dell’atmosfera dell’esopianeta DS Tuc Ab sarà uno degli obiettivi delle ricerche future, per capire meglio i processi di evoluzione di pianeti di quel tipo. Secondo uno dei modelli sviluppati nel corso degli ultimi anni, i nettuniani caldi, esopianeti gassosi con dimensioni simili a quelle di Nettuno o inferiori e molto vicini alla loro stella, potrebbero perdere quasi tutta la loro atmosfera finendo per diventare super-Terre. DS Tuc Ab è più grande di Nettuno e forse è abbastanza massiccio per mantenere parte del grande involucro gassoso, un futuro che andrà indagato.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *