Poco fa la navicella spaziale Dragon di SpaceX è stata catturata dal braccio robotico Canadarm2 della Stazione Spaziale Internazionale. Nick Hague, assistito dai colleghi Christina Koch ed Andrew Morgan, ha gestito l’operazione e ha cominciato a spostare la Dragon verso il punto d’attracco al modulo Harmony. Il cargo spaziale era partito nella notte tra giovedi e venerdi scorso.
L’avvicinamento della navicella Dragon alla Stazione Spaziale Internazionale segue una procedura ormai diventata di routine che però rimane lunga e delicata. La sicurezza della Stazione è la priorità assoluta perciò ogni piccolo passo della Dragon viene controllato. Solo se tutto va bene nella posizione e nella velocità della navicella si procede con il passo successivo e in caso di problemi può essere abortita a ogni passo. In quest’occasione la Dragon è arrivata comunque un po’ in anticipo rispetto all’ora prevista.
Domani l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale aprirà il portello della navicella spaziale Dragon e comincerà a scaricare i contenuti. Come in varie altre missioni di rifornimento, c’è un gruppo di topi di cui verrà studiato lo stato di salute in condizione di microgravità. Dopo un periodo sulla Stazione, verranno inviati nuovamente sulla Terra.
La Dragon ripartirà dalla Stazione Spaziale Internazionale con il suo nuovo carico. La missione CRS-18 verrà completata con la discesa nell’Oceano Pacifico, al largo della California. Anche quest’ultima fase è importante perché varie analisi approfondite di campioni possono essere effettuate solo in laboratori specializzati sulla Terra.
In agosto è prevista l’operazione necessaria all’installazione dell’International Docking Adapter-3 (IDA-3) trasportato dal cargo spaziale Dragon. Anche in questo caso servirà il braccio robotico Canadarm2, che porterà l’IDA-3 dalla sezione non pressurizzata della Dragon al modulo Harmony, dove gli astronauti provvederanno a collegarlo al modulo, aggiungendolo all’IDA-2 installato nel 2016.
Avere due IDA è importante per permettere l’attracco contemporaneo di entrambe le navicelle spaziali americane che dovrebbero entrare in servizio nel 2020: la Crew Dragon di SpaceX e la Starliner di Boeing. Nella rotazione dell’equipaggio, ciò permetterà di inviare nuovo personale alla Stazione facendo ritornare il personale che ha terminato il servizio dopo qualche giorno, evitando di lasciare solo 3 persone sulla Stazione.
La prima parte della missione CRS-18 non ha avuto intoppi, con il primo stadio del razzo Falcon 9, già utilizzato per lanciare la missione CRS-17, che ha funzionato perfettamente dal lancio all’atterraggio controllato, e il cargo spaziale Dragon che sta compiendo la sua terza missione.
Permalink
Permalink