Tre interessanti esopianeti scoperti nel sistema della nana rossa TOI 270

Rappresentazione delle caratteristiche principali degli esopianeti del sistema TOI 270 (Immagine NASA’s Goddard Space Flight Center/Scott Wiessinger)
Rappresentazione delle caratteristiche principali degli esopianeti del sistema TOI 270 (Immagine NASA’s Goddard Space Flight Center/Scott Wiessinger)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta la scoperta di tre esopianeti nel sistema della nana rossa indicata nella ricerca come TOI (Tess Object of Interest) 270 perché è stata studiata utilizzando il telescopio spaziale TESS della NASA. Si tratta di una super-Terra e di due mini-Nettuno, tutti con orbite molto vicine alla loro stella. Un team di ricercatori che ne include due dell’Osservatorio astronomico di Campo Catino, Frosinone, ha usato osservazioni compiute da TESS e successive osservazioni mirate di altri telescopi per confermare l’esistenza dei tre esopianeti e fornire alcune stime delle loro caratteristiche, utili anche perché i due mini-Nettuno potrebbero fornire informazioni per capire i meccanismi di formazione di pianeti di quel tipo ma anche di quelli rocciosi.

Distante circa 73 anni luce dalla Terra, la nana rossa esaminata nel corso di questa ricerca è conosciuta solo con varie sigle come TIC 259377017, UCAC4 191-004642 e altre perciò risulta più pratico usare la breve sigla TOI 270 che la identifica tra gli obiettivi del telescopio spaziale TESS, lanciato il 18 aprile 2018. Ha massa e dimensioni circa il 40% di quelle del Sole e il suo piccolo sistema si è almeno per il momento rivelato molto compatto dato che i tre pianeti confermati sono distanti da essa solo alcuni milioni di chilometri.

L’esopianeta più vicino, TOI 270b, è distante dalla sua stella circa 4,5 milioni di chilometri per un anno della durata di circa 3,4 giorni terrestri. Si tratta molto probabilmente di una super-Terra con un diametro stimato attorno a 1,25 volte quello della Terra. La temperatura stimata sulla sua superficie senza prendere in considerazione l’effetto serra in una possibile atmosfera, è di circa 250° Celsius ma se si trattasse di un super-Venere con un’atmosfera in cui è avvenuto un effetto serra irreversibile la temperatura potrebbe essere anche doppia.

Il secondo esopianeta, TOI 270c, è distante dalla sua stella circa 7,5 milioni di chilometri per un anno della durata di circa 5,7 giorni terrestri. Si tratta di un mini-Nettuno con un diametro stimato attorno a 2,4 volte quello della Terra e una massa stimata in circa 7 volte quella della Terra. La sua densa atmosfera gassosa ha una temperatura stimata basandosi solo sull’energia ricevuta dalla sua stella attorno ai 150° Celsius.

L’esopianeta più esterno, TOI 270d, è distante dalla sua stella circa 10,5 milioni di chilometri per un anno della durata di circa 11,4 giorni terrestri. Come il suo vicino è un mini-Nettuno ma un po’ più piccolo dato che il diametro è stimato attorno a 2,1 volte quello della terra e la massa è stimata in circa 5 volte quella della Terra. La temperatura nella sua densa atmosfera gassosa stimata basandosi solo sull’energia ricevuta dalla sua stella è attorno ai 66° Celsius. Ciò permetterebbe la presenza in quell’atmosfera di acqua liquida ma probabilmente c’è un effetto serra che la rende molto più elevata con la conseguenza che l’eventuale presenza di acqua è sotto forma di vapore.

La scoperta di questi esopianeti è interessante per vari motivi, in particolare quelli legati agli studi sulla formazione planetaria. I due mini-Nettuno non sono molto più grandi della super-Terra e potrebbero costituire una sorta di anello mancante nei meccanismi che portano alla formazione di questi pianeti gassosi sub-nettuniani ma forse anche di pianeti rocciosi. Secondo uno dei modelli sviluppati dagli astronomi, i mini-Nettuno vicini alle loro stelle potrebbero perdere la loro atmosfera lasciando solo il nucleo roccioso o quasi.

I tre esopianeti del sistema TOI 270 sono tra i più piccoli scoperti entro i 100 anni luce di distanza perciò le osservazioni mirate sono meno difficili. Alcune sono già state compiute ma sarà certamente l’obiettivo di ulteriori studi per capire meglio le caratteristiche degli esopianeti scoperti ma anche per verificare se ve ne siano altri. Maximilian Günther del Kavli Institute for Astrophysics & Space Research del MIT, primo autore della ricerca, ha spiegato che questa nana rossa è particolarmente calma a differenza di altre più giovani che emettono potenti brillamenti perciò sarebbe interessante trovare un pianeta nella zona abitabile, che in questo caso potrebbe cominciare a circa 15 milioni di chilometri dalla stella.

Il telescopio spaziale TESS ha appena completato il suo primo anno di attività scientifica, iniziata nel luglio 2018 dopo la fase di test, che ha portato grandi successi. Gli esopianeti confermati sono 24 ma ci sono 993 candidati ancora da verificare e le osservazioni continuano per trovarne altri. Nel caso del sistema TOI 270, ha dimostrato la possibilità di scoprire esopianeti relativamente piccoli e molto interessanti per migliorare i nostri modelli riguardanti la formazione planetaria.

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