È un successo il lancio del satellite CAPSTONE del programma Artemis verso la Luna

Il satellite CAPSTONE al decollo su un razzo Electron (Immagine NASA TV)
Il satellite CAPSTONE al decollo su un razzo Electron (Immagine NASA TV)

Poco fa il satellite CAPSTONE della NASA è stato lanciato su un razzo vettore Electron di Rocket Lab dalla base in Nuova Zelanda. Per circa sei giorni, lo stadio superiore Photon del razzo trasporterà CAPSTONE verso la Luna per poi separarsi e lasciare che compia un viaggio di oltre quattro mesi. Alla fine, questo satellite di classe CubeSat entrerà in una cosiddetta orbita halo quasi rettilinea per studiarne le dinamiche per almeno sei mesi. Si tratta dell’orbita in cui dovrebbe essere immesso il Gateway lunare della NASA, un elemento fondamentale del programma Artemis, perciò è necessario verificare che non vi siano problemi inaspettati, il che include le comunicazioni.

Il programma lunare Artemis è molto ambizioso dato che prevede non solo il ritorno di astronauti sulla Luna ma anche la costruzione del Gateway, una stazione spaziale in orbita attorno alla Luna. Si tratta di un progetto senza precedenti perciò non è possibile affidarsi solo alle simulazioni per garantire la stabilità del Gateway nella sua orbita e la facilità delle comunicazioni. Per questo motivo, la NASA ha costruito il satellite CAPSTONE (Cislunar Autonomous Positioning System Technology Operations and Navigation Experiment) per verificare la correttezza delle simulazioni.

Negli ultimi anni sono diventati molto comuni i nanosatelliti di classe CubeSat, basati su unità cubiche di 10 centimetri di lato. CAPSTONE è formato da 12 unità perciò non è così piccolo ma rimane possibile lanciarlo con un piccolo razzo come l’Electron di Rocket Lab, un’azienda che da alcuni anni sta gestendo lanci di piccoli satelliti, in questo caso per conto della NASA.

Il satellite CAPSTONE è dotato di sistemi di navigazione e comunicazione progettati apposta per l’orbita in cui dovrà compiere i test. La NASA ha sviluppato la tecnologia CAPS (Cislunar Autonomous Positioning System) proprio per permettere al Gateway e ad altre stazioni e navicelle spaziali di navigare nell’orbita cislunare senza doversi affidare a stazioni o satelliti terrestri. CAPSTONE serve anche a dimostrare questa tecnologia e comunicherà anche con la sonda spaziale Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA.

L’orbita halo quasi rettilinea attorno alla Luna che il satellite CAPSTONE raggiungerà in novembre lo porterà fino a circa 1.500 chilometri di altitudine nel suo massimo avvicinamento e fino a circa 70.000 chilometri di altitudine nel punto di massima lontananza dalla Luna. Un’orbita della Luna verrà compiuta in circa sette giorni durante i quali subirà per la maggior parte del tempo l’influenza della gravità terrestre. Il viaggio per arrivare a quell’orbita è lungo perché per questa missione i costi sono un fattore importante ma il lancio è stato un successo.

Il satellite CAPSTONE durante la preparazione (Foto NASA/Dominic Hart)
Il satellite CAPSTONE durante la preparazione (Foto NASA/Dominic Hart)

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