Uno studio della galassia ESO 415-19 e dei suoi lunghi bracci

La galassia ESO 415-19 (Immagine ESA/Hubble & NASA, J. Dalcanton, Dark Energy Survey/DOE/FNAL/DECam/CTIO/NOIRLab/NSF/AURA)
La galassia ESO 415-19 (Immagine ESA/Hubble & NASA, J. Dalcanton, Dark Energy Survey/DOE/FNAL/DECam/CTIO/NOIRLab/NSF/AURA)

Un’immagine catturata dal telescopio spaziale Hubble mostra la galassia ESO 415-19 e i suoi lunghi bracci, che la rendono una galassia a spirale decisamente fuori dal normale. Si tratta di una galassia a spirale ma è stata inserita nell’Atlante delle Galassie Peculiari a causa dell’estensione straordinaria dei suoi bracci. Finora non sono state trovate altre tracce dell’interazione cosmica che ha causato quest’anomalia in ESO 415-19 ma la sua peculiarità l’ha reso un interessante oggetto di osservazioni con Hubble e con altri strumenti. Per la pubblicazione, varie fotografie scattate con lo strumento ACS di Hubble sono state combinate con altre catturate con la macchina fotografica DECam sul telescopio Victor M. Blanco.

Distante circa 450 milioni di anni luce dalla Terra, la galassia ESO 415-19, conosciuta anche come LEDA 8936 o IRAS F02188-3210, è per molti versi una normale galassia a spirale e nel passato doveva apparire come tante altre galassie di questa classe. A un certo punto ci dev’essere stata un’interazione con un’altra galassia che ha distorto i suoi bracci con la sua forza di gravità.

Le conseguenze di un’interazione tra galassie dipendeono dalla massa, dalla velocità relativa tra di esse e dalle loro traiettorie. Le fusioni tra galassie sono comuni ma in altri casi la loro forza di gravità non è sufficiente a portare alla fusione. In quei casi, la loro forma rimane più o meno distorta molto a lungo. Forse ESO 415-19 ha incrociato una galassia nana che è riuscita “solo” ad allungare i suoi bracci, che ora si estendono fino a essere molto rarefatti con poche stelle sparse. Il nucleo galattico sembra invece rimasto come prima o forse la distorsione è stata minima ed è tornato al precedente equilibrio.

L’immagine pubblicata è il risultato di una combinazione tra varie fotografie scattate con lo strumento ACS (Advanced Camera for Surveys) del telescopio spaziale Hubble e altre scattate con la macchina fotografica DECam sul telescopio Victor M. Blanco in Cile. Tutti i filtri usati sono a frequenze ottiche, cioè fanno parte della luce visibile.

Ogni interazione tra galassie è diversa e quindi ha conseguenze diverse. Le osservazioni di ESO 415-19 fanno parte di una campagna di studio delle galassie incluse nell’Atlante delle Galassie Peculiari che ha proprio lo scopo di esaminare quelle conseguenze. In certi casi, le interazioni gravitazionali possono strappare stelle a una galassia e quelle alle estremità dei bracci di ESO 415-19 sono rimaste a malapena legate alla loro galassia. Il destino di molte stelle e dei loro pianeti è legato a questi “incidenti” cosmici.

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