La navicella spaziale Cygnus di Northrop Grumman è partita per la sua missione NG-19 per conto della NASA

Il cargo spaziale Cygnus S.S. Laurel Clark al decollo su un razzo Antares (Foto NASA/Terry Zaperach)
Il cargo spaziale Cygnus S.S. Laurel Clark al decollo su un razzo Antares (Foto NASA/Terry Zaperach)

Poche ore fa la navicella spaziale Cygnus di Northrop Grumman è decollata su un razzo vettore Antares dal Mid-Atlantic Regional Spaceport (MARS), parte della Wallops Flight Facility (WFF) della NASA sull’isola Wallops. Dopo circa nove minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta. È alla sua missione ufficiale chiamata NG-19 oppure CRS NG-19 di trasporto di rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale per conto della NASA.

Questa navicella Cygnus è stata chiamata S.S. Laurel Clark (1961 – 2003) l’astronauta della NASA che ha viaggiato sullo Space Shuttle Columbia nella missione STS-107 ed è stata tra le vittime della distruzione dell’orbiter nel rientro. Questo cargo spaziale trasporta un totale di quasi 3,8 tonnellate di carichi che includono 1.590 kg di rifornimenti di vario tipo per l’equipaggio, 948 kg di hardware e il resto in equipaggiamento e componenti vari.

Tra gli esperimenti a bordo di questo cargo spaziale Cygnus c’è Saffire-VI, l’ultimo della serie Spacecraft Fire Experiments (Saffire). Come nei casi precedenti, quando la Cygnus lascia la Stazione Spaziale Internazionale, verrà condotto in condizioni di totale sicurezza l’ultimo esperimento sul comportamento di un incendio in microgravità.

Neuronix è uno dei tanti esperimenti medici, in questo caso legato a varie malattie neurologiche che vanno dall’Alzheimer al Parkinson e includono diverse forme di paralisi. Lo scopo è dimostrare la formazione di culture tridimensionali di neuroni in microgravità e testare una terapia genetica specifica per i neuroni.

L’indagine Multi Needle Langmuir Probe (m-NLP) dell’ESA riguarda l’ambiente, nel senso che ha lo scopo di monitorare le densità del plasma nella ionosfera, l’area dell’atmosfera terrestre al confine con lo spazio. Uno strumento in orbita può offrire misurazioni più accurate, utili per capire come le strutture di plasma possano interferire con sistemi satellitari come il GPS.

La navicella spaziale Cygnus dovrebbe raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale venerdi per essere catturata dal braccio robotico Canadarm2 attorno alle 11.55 italiane. Se non ci saranno problemi, il giorno dopo l’arrivo della Cygnus l’equipaggio aprirà il portello e potrà cominciare le operazioni di scarico.

Questa missione è l’ultima condotta usando l’attuale versione del razzo vettore Antares. Il primo stadio prodotto in Ucraina e l’uso di motori russi rendono indispensabile una profonda riprogettazione. Northrop Grumman ha già stretto un accordo con Firefly Aerospace per la costruzione del nuovo primo stadio, che sfrutterà motori Miranda e altre tecnologie sviluppate anche per un proprio razzo. L’esordio dovrebbe avvenire nel 2025 e nel frattempo il cargo spaziale Cygnus verrà lanciato sul razzo Falcon 9 di SpaceX.

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