Fosfati trovati in campioni dell’asteroide Bennu indicano la sua formazione in un mondo primordiale con un oceano

In alto a sinistra un campione prelevato sull'asteroide Bennu e nei successivi riquadri viste sempre più ingrandite di un frammento che si è staccato lungo una vena luminosa che contiene fosfato, catturata al microscopio elettronico
Un articolo pubblicato sulla rivista “Meteoritics & Planetary Science” riporta i risultati dell’analisi preliminare dei campioni di materiali dell’asteroide Bennu riportati sulla Terra dalla sonda spaziale OSIRIS-REx della NASA. Un team di ricercatori che include Maurizio Pajola e Filippo Tusberti dell’INAF (Istituto nazionale di astrofisica) di Padova ha condotto analisi morfologiche e chimiche dei campioni trovandovi molto carbonio e azoto assieme a composti organici, tutti componenti davvero importanti per forme di vita di tipo terrestre.

L’immagine (Lauretta & Connolly et al. (2024) Meteoritics & Planetary Science) mostra in alto a sinistra un campione prelevato sull’asteroide Bennu e nei successivi riquadri viste sempre più ingrandite di un frammento che si è staccato lungo una vena luminosa che contiene fosfato, catturata al microscopio elettronico.

La sorpresa è arrivata dalla scoperta di fosfato di magnesio-sodio, che non era stato rilevato dagli strumenti a bordo di OSIRIS-REx. Questo composto si forma in ambienti ricchi d’acqua e suggerisce che Bennu possa essere un frammento di un mondo primordiale che aveva un oceano. I ricercatori hanno menzionato Encelado, la luna di Saturno con un oceano sotterraneo dove è stato trovato un fosfato di sodio e suggeriscono un possibile legame con Bennu.

Il tipo di roccia chiamato serpentino è stato identificato come quello dominante nella geologia dell’asteroide Bennu. Capire le condizioni in cui queste rocce si sono formate nel corpo da cui deriva Bennu è cruciale per capre la sua evoluzione geologica. I ricercatori hanno anche trovato similitudini tra certe particelle riportate da Bennu e rocce che possono essere trovate a Guardavalle, in Calabria.

Il 24 settembre 2023 la sonda spaziale OSIRIS-REx ha paracadutato sulla Terra il contenitore con i campioni prelevati sull’asteroide Bennu nel corso di una missione durata quasi esattamente 7 anni. Tutte le precauzioni del caso sono state prese per evitare qualsiasi contaminazione perché è fondamentale avere la certezza che i ccomposti rilevati nelle analisi provengano realmente da Bennu.

7154 grani sono stati contati nei campioni analizzati in questo studio. Di essi, il 95% ha dimensioni superiori a 0,5 millimetri, 34 grani sono più grandi di 1 centimetro e il più grande è di 3,5 centimetri. Il conteggio non è terminato perché il numero di grani, anche molto piccoli, è molto elevato. Ciò è utile tra le altre cose per capire se nel corso della raccolta dei campioni e del loro viaggio vi siano state frammentazioni.

Fosfati erano stati trovati anche nei campioni dell’asteroide Ryugu riportati dalla sonda spaziale giapponese Hayabusa 2 ma il fosfato di magnesio-sodio trovato su Bennu ha una purezza mai vista dato che non include altri materiali. La sua formazione fa pensare che Bennu sia stato espulso da un mondo primitivo con un oceano. Potrebbe essere Encelado o un’altra luna di quel tipo, ma cercare di capirlo richiederà studi mirati.

Il fatto che il fosfato di magnesio-sodio e gli altri composti trovati nei campioni di Bennu abbiano mantenuto il loro stato originale è cruciale per capire come fosse il sistema solare primordiale. La presenza di composti importanti per le forme di vita di tipo terrestre sia su Bennu che su Ryugu potrebbe rappresentare una conferma importante che anche gli asteroidi hanno contribuito a “seminare” la Terra primordiale. Per il momento abbiamo campioni prelevati da due asteroidi e in entrambi i casi sono stati trovati composti importanti per le forme di vita di tipo terrestre.

Questi risultati molto interessanti sono arrivati da un’analisi preliminare dei campioni arrivati dall’asteroide Bennu. La NASA consegnerà campioni a molti laboratori di tutto il mondo che potranno condurre analisi approfondite e indipendenti di vario tipo. Tutti questi astudi aiuteranno a ricostruire la storia di Bennu e contribuiranno a ricostruire le prime fasi della storia del sistema solare, anche per quanto riguarda la nascita della vita.

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