Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha comunicato che la navicella spaziale Progress M-27M si è disintegrata rientrando in maniera incontrollata nell’atmosfera terrestre. Ufficialmente, il cargo spaziale ha cessato di esistere alle 4.04 di stamattina precipitando sopra l’Oceano Pacifico. È stata la conclusione inevitabile di una missione che era cominciata male il 28 aprile 2015, con un serio problema che aveva causato l’impossibilità di prendere il controllo della Progress per inviarla verso la Stazione Spaziale Internazionale, dove doveva portare rifornimenti.

Immagine del sistema HL Tauri scattata dal telescopio ALMA (Immagine ALMA (ESO/NAOJ/NRAO))

Lo scorso ottobre era stata pubblicata un’immagine del sistema di HL Tauri catturata dal telescopio ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array) dell’ESO. Essa mostrava un disco di polvere che si sta pian piano condensando ed era una delle immagini più nitide mai realizzate a lunghezze d’onda sumbillimetriche. Secondo molti scienziati ci sono pianeti che si stanno formando in quel sistema ma altri erano scettici e ciò aveva creato un dibattito. Ora un team di astrofisici dell’Università di Toronto guidato da Daniel Tamayo ha portato nuove prove che ci sono davvero pianeti in fase di formazione, pubblicate in un articolo sulla rivista “Astrophysical Journal”.

Journey To Mars (Immagine NASA)

La NASA ha annunciato Journey to Mars, una sfida in cui ha invitato il pubblico a inviare idee per sviluppare gli elementi necessari a stabilire una presenza continuativa di esseri umani sul pianeta Marte. Ci sono gli elementi fondamentali per sostenere la vita umana, cioè abitazioni, cibo, acqua, aria respirabile ma anche comunicazioni, esercizio, interazioni sociali e medicina. Possono essere considerati anche altri elementi perché una vera colonia deve poter andare oltre le necessità di base per prosperare.

Immagini del filamento solare del 28-29 aprile 2015 catturate dai coronografi della sonda spaziale SOHO (Immagine ESA/NASA/SOHO)

Tra il 28 e il 29 aprile 2015 un’eruzione solare ha prodotto un filamento che si è esteso per una distanza veramente enorme. Il risultato è che le immagini della sonda spaziale SOHO (Solar and Heliospheric Observatory) che hanno catturato il filamento, per includerlo arrivano a comprendere un’area larga 45 milioni di chilometri.

Immagine della Via Lattea con l'area indagata con il telescopio spaziale NuSTAR nel cerchio (Immagine NASA/JPL-Caltech)

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive una ricerca effettuata usando il telescopio spaziale NuSTAR (Nuclear Spectroscopic Telescope Array) della NASA per esaminare l’area centrale della Via Lattea. Un misterioso bagliore mostra una quantità di raggi X maggiore di quanto ci si aspettasse e potrebbe essere causato dalle emissioni provenienti da stelle zombie.