La sonda spaziale Dawn ha scattato fotografie chiare del pianeta nano Cerere

Due viste del pianeta nano Cerere ottenute dalla sonda spaziale Dawn (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)
Due viste del pianeta nano Cerere ottenute dalla sonda spaziale Dawn (Immagine NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA)

La sonda spaziale Dawn della NASA si sta avvicinando al pianeta nano Cerere. Il 12 febbraio 2015, quand’era a una distanza di circa 83.000 chilometri, ha scattato alcune fotografie che ci mostrano Cerere con una qualità mai vista prima, permettendoci di vedere i suoi crateri. Le fotografie scattate in precedenza avevano lasciato perplessi gli scienziati per la presenza di alcune macchie bianche ma le nuove immagini non risolvono il mistero.

Il pianeta nano Cerere venne scoperto nel 1801 dall’astronomo Giuseppe Piazzi ed è il corpo celeste più grande nella fascia di asteroidi tra Marte e Giove. Se pensate che Plutone sia stato maltrattato dopo essere stato “degradato” a pianeta nano, tenete presente che inizialmente Cerere era stato classificato come pianeta ma successivamente era stato degradato a semplice asteroide. Nel 2006 la sua classificazione è cambiata nuovamente e ora è considerato un pianeta nano.

La sonda spaziale Dawn sta per raggiungere Cerere dopo che nel settembre 2012 ha lasciato l’orbita dell’asteroide gigante Vesta. È un po’ in ritardo rispetto al programma di viaggio perché nel settembre 2014 ha avuto qualche serio problema. Probabilmente un componente elettrico della sua propulsione a ioni è stato disabilitato da qualche particella ad alta energia che ha colpito Dawn. Come se non bastasse, l’antenna principale non era più puntata verso la Terra perciò le comunicazioni erano state rallentate perché dovevano usare un’antenna secondaria.

Gli ingegneri della NASA sono riusciti a ripristinare le funzionalità di Dawn e ora è previsto che raggiunga Cerere il 6 marzo. La sonda avrà così modo di studiare questo pianeta nano per cercare di comprenderne i vari misteri e fornirci nuove informazioni sulle prime fasi di vita del sistema solare, di cui Cerere è una sorta di fossile.

Le informazioni che abbiamo sulla composizione di Cerere sono soprattutto deduzioni effettuate grazie a rilevazioni spettroscopiche. Un elemento interessante da studiare è la presenza di acqua. Le misteriose macchie bianche sulla superficie potrebbero essere dovute al ghiaccio che riflette la luce solare.

Una possibilità davvero intrigante è quella che sotto la superficie vi sia acqua liquida. È possibile che tra i minerali che formano Cerere vi sia una buona quantità di olivina. Questo minerale può trasformarsi in seguito a un processo chiamato serpentinizzazione, che produce calore. È solo una delle tante possibilità che andranno verificate in seguito alle rilevazioni della sonda spaziale Dawn.

Gli studi dell’asteroide gigante Vesta effettuati da Dawn stanno ancora tenendo occupati gli scienziati dopo alcuni anni. Cerere è un altro corpo celeste con caratteristiche molto interessanti e il confronto tra esso e Vesta fornirà ulteriori informazioni sui processi di formazione dei pianeti.

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