Il ritorno di tre astronauti dalla Stazione Spaziale Internazionale segna la fine della Expedition 43

Terry Virts, Anton Shkaplerov e Samantha Cristoforetti assistiti dopo l'atterraggio con la navicella spaziale Soyuz TMA-15M (Foto NASA TV, Anatoly Zak)
Terry Virts, Anton Shkaplerov e Samantha Cristoforetti assistiti dopo l’atterraggio con la navicella spaziale Soyuz TMA-15M (Foto NASA TV, Anatoly Zak)

Poco fa, l’astronauta Terry Virts della NASA, il cosmonauta russo Anton Shkaplerov, e l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, sono tornati sulla Terra sulla navicella spaziale Soyuz TMA-15M, atterrata senza problemi in Kazakistan. I tre hanno trascorso quasi sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, dove erano arrivati il 24 novembre 2014. Inizialmente, erano parte della Expedition 42, nella seconda metà della loro permanenza sono stati parte della Expedition 43 con Terry Virts come comandante della Stazione.

I tre membri dell’equipaggio che hanno fatto parte della Expedition 42/43 hanno trascorso circa sei mesi e mezzo trascorsi sulla Stazione Spaziale Internazionale. È stato un periodo più lungo del previsto durante il quale hanno portato avanti le varie attività di manutenzione ordinaria e molti esperimenti scientifici.

Nel periodo della Expedition 42 il lavoro è stato come sempre intenso ma tutto sommato nella normalità per quanto possa essere essere considerato normale lavorare sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il periodo della Expedition 43 è diventato invece più caotico nella sua fase finale.

Inizialmente, c’era stata un’operazione ormai diventata di routine con l’arrivo della navicella spaziale Dragon di SpaceX il 17 aprile 2015, che trasportava rifornimenti. Essa è ripartita il 21 maggio 2015 riportando sulla Terra esperimenti e campioni vari, terminando la sua missione CRS-6.

Alla fine di maggio c’è stato anche il riposizionamento del modulo PMM (Permanent Multipurpose Module) Leonardo. Si è trattato di un’operazione condotta come parte dei lavori di ampliamento della Stazione Spaziale Internazionale. Essi continueranno e nel corso dei prossimi mesi permetteranno di preparare i portelli di attracco delle nuove navicelle spaziali americane che dovrebbero entrare in servizio nel 2017.

I problemi sono cominciati alla fine di aprile, con il lancio della navicella spaziale Progress M-27M. Questo cargo russo doveva trasportare rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale, invece è precipitata sulla Terra all’inizio di maggio. Per attendere l’esito dell’indagine sui razzi Soyuz come quello usato per lanciare la Progress M-27M, la fine della Expedition 43 è stata rimandata di qualche settimana.

A causa di questo ritardo nella partenza, Samantha Cristoforetti è diventata la donna che ha trascorso il periodo più lungo in orbita con quasi 200 giorni. È anche il nuovo record per gli astronauti italiani indipendentemente dal sesso. Il suo ultimo messaggio sui social è stato “Addio, e grazie per tutto il pesce!”, coerentemente con la sua passione per la Guida galattica per gli autostoppisti. 🙂

Ieri Terry Virts ha passato ufficialmente il comando della Stazione Spaziale Internazionale al cosmonauta russo Gennady Padalka, segnando l’inizio della Expedition 44. L’equipaggio verrà completato dall’arrivo di altri tre membri, previsto per fine luglio.

In genere passano solo un paio di settimane tra la partenza di un trio di astronauti e l’arrivo di un altro. La modifica dei normali programmi è in parte una conseguenza dell’incidente alla Progress M-27M. La navicella spaziale Soyuz TMA-15M doveva partire perché la sua vita utile era quasi alla fine ma ci vorrà ancora qualche settimana prima che la navicella che trasporterà i nuovi membri dell’equipaggio sia pronta per il lancio.

2 Comments


  1. una bella avventura per lei ed un evento storico per noi donne, molto emozionante

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