Uno studio dell’atmosfera di due esopianeti del sistema TRAPPIST-1

Concetto artistico di due esopianeti in transito di fronte alla stella TRAPPIST-1 (Immagine NASA/ESA/STScI/J. de Wit (MIT))
Concetto artistico di due esopianeti in transito di fronte alla stella TRAPPIST-1 (Immagine NASA/ESA/STScI/J. de Wit (MIT))

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature” descrive una ricerca su due esopianeti del sistema TRAPPIST-1. Un gruppo di ricercatori guidato da Julien de Wit, ricercatore post-doc presso il Massachussets Institute of Technology, ha utilizzato i telescopi spaziali Hubble e Spitzer per esaminare meglio due dei tre esopianeti la cui scoperta è stata annunciata nel maggio 2016.

La scoperta di tre esopianeti di dimensioni simili a quelle della Terra che orbitano attorno a una stella nana ultra-fredda aveva suscitato grande entusiasmo nel campo dell’astronomia. Il telescopio TRAPPIST (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescope) è un prototipo per un progetto più ambizioso e ha già dato un risultato molto interessante dimostrando che una stella molto più piccola del Sole può avere pianeti potenzialmente abitabili.

Le ricerche sugli esopianeti di TRAPPIST-1 sono andate avanti con altri strumenti. Il telescopio spaziale Spitzer della NASA è stato utilizzato per ottenere stime sulle orbite degli esopianeti ed esse hanno permesso di prevedere per il 4 maggio 2016 un doppio transito, cioè il contemporaneo transito di due esopianeti di fronte alla loro stella. I ricercatori hanno ottenuto la possibilità di poter effettuare osservazioni di quell’evento con il telescopio spaziale Hubble, ricavando importantissime informazioni spettroscopiche.

La stella TRAPPIST-1 emette radiazioni molto meno intense rispetto al Sole, più concentrate nel campo degli infrarossi che nella luce visibile. Ciò rende più facili le analisi dello spettro dell’atmosfera dei suoi esopianeti ottenuto durante un transito. I risultati si sono rivelati davvero interessante confermando l’ottimismo riguardante i due esopianeti in transito.

L’intensità della luce della stella TRAPPIST-1 è diminuita solo in una gamma limitata di lunghezze d’onda indicando che l’atmosfera dei due esopianeti è compatta e sottile come quella della Terra e non estesa come quella di un mini-Nettuno. In sostanza, si tratta di una conferma che i due esopianeti chiamati TRAPPIST-1b e TRAPPIST-1c sono rocciosi ma è solo il primo passo nello studio delle loro atmosfere.

Il problema principale è capire che tipo di atmosfera potrebbero avere i due esopianeti. Il sistema TRAPPIST-1 è stato paragonato a una versione in miniatura del nostro sistema solare ma allora dobbiamo prendere come esempi estremi l’atmosfera rarefatta di Marte e quella molto densa di Venere. In sostanza, questa nuova ricerca conferma che si tratta di esopianeti interessanti ma sarà necessario continuare a studiarli quando entreranno in funzione nuovi telescopi per ottenere dettagli su di essi.

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