La navicella spaziale giapponese HTV-6 ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale

Il cargo spaziale HTV-6 catturato dal braccio robotico della Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)
Il cargo spaziale HTV-6 catturato dal braccio robotico della Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale HTV-6 “Kounotori” è stata catturata  dal braccio robotico Canadarm2 della Stazione Spaziale Internazionale, comandato da Shane Kimbrough con l’assistenza di Thomas Pesquet. Il cargo spaziale giapponese, decollato venerdi scorso, trasporta una serie di rifornimenti ed esperimenti. Dopo la cattura, Ci vorrà un po’ prima che cominci lo spostamento della HTV-5 verso il punto d’attracco al modulo Harmony.

Domani l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale aprirà il portello della navicella spaziale HTV-6 e comincerà a scaricare il carico. Dopo il fallimento della missione del cargo spaziale russo Progress MS-4 era importante che la Kounotori compisse la sua missione, tanto più perché la navicella giapponese ha una notevole capienza e quindi può trasportare molti rifornimenti per l’equipaggio.

La Kounotori rimarrà attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale fino al 20 gennaio circa ma come sempre in questi casi la data è approssimativa e potrà essere modificata se altre attività avranno la priorità. Come altri cargo spaziali che non sono in grado di atterrare, dopo la partenza verrà usata per eliminare hardware guasto o comunque vecchio e spazzatura varia, che verranno disintegrati al rientro nell’atmosfera terrestre della navicella.

Questo rientro nell’atmosfera non avverrà subito dopo la partenza dalla Stazione Spaziale Internazionale bensì dopo circa una settimana. In quei giorni la Kounotori verrà utilizzata per compiere l’esperimento KITE (Kounotori Integrated Tether Experiment), che richiede il dispiegamento di un “cordone” elettrodinamico (Electrodynamic tether, EDT) lungo 700 metri fatto di alluminio e acciaio inossidabile che servirà a testare un nuovo sistema per eliminare detriti spaziali.

In sostanza, un’interazione tra il cordone elettrodinamico e il campo magnetico terrestre dovrebbe gnerare sufficiente energia da influenzare l’orbita di qualsiasi detrito nelle vicinanze. L’idea è di provocarne il rallentamento, in modo che la loro orbita decada e finiscano per scendere nell’atmosfera disintegrandosi.

Per ora, c’è la soddisfazione per l’arrivo del cargo spaziale HTV-6 e perfino al centro controllo missione dell’agenzia spaziale giapponese JAXA il personale si è lasciato andare ad aperte manifestazioni di giubilo dopo la sua cattura. Le attività sulla Stazione Spaziale Internazionale possono ora continuare ricordando sempre che le missioni spaziali sono ancora rischiose.

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