Satelliti

Il razzo Falcon Heavy di SpaceX al decollo nella missione Space Test Program-2 (STP-2) (Foto NASA/Joel Kowsky)

Era il primo mattino in Italia quando SpaceX ha lanciato da Cape Canaveral il razzo Falcon Heavy in una missione che prevedeva la messa in orbita di vari satelliti in orbita terrestre bassa e media. Il razzo più potente in attività ha lanciato satelliti per conto di NASA, aeronautica militare americana e altri enti, compresi nanosatelliti di classe CubeSat costruiti da studenti. La missione ha richiesto quattro accensioni del motore dello stadio superiore del razzo Falcon Heavy per immetterli nelle varie orbite richieste. La massa dei carichi da portare in orbita era relativamente piccola, circa 3,700 kg, ma il secondo stadio aveva bisogno di molto propellente per compiere tutte le manovre richieste per questa missione perciò è stata necessaria la spinta iniziale del Falcon Heavy.

60 satelliti Starlink al decollo su un razzo Falcon 9 (Immagine cortesia SpaceX)

Poche ore fa 60 satelliti della costellazione Starlink sono stati lanciati su un razzo vettore Falcon 9 dalla base di Cape Canaveral. Dopo poco più di un’ora sono stati inseriti con successo nella loro orbita a circa 440 chilometri di altitudine tutti assieme per poi cominciare lentamente a disperdersi nell’area. Si tratta della prima missione di SpaceX per mettere in orbita la costellazione Starlink per fornire una copertura globale di connessioni a Internet.

Il satellite OCO al decollo su un razzo Taurus XL (Foto NASA)

Il Launch Services Program (LSP) della NASA ha reso note le conclusioni di una lunga indagine sul fallimento dei lanci dei suoi satelliti OCO e Glory avvenuti nel 2009 e 2011. In entrambi i casi l’ogiva in cima ai razzi che proteggeva i satelliti non si era separata e il peso extra aveva causato la ricaduta dei satelliti. Le indagini hanno evidenziato falsificazioni da parte dell’appaltatore Sapa Profiles, Inc. (SPI) che aveva fornito materiali difettosi con false certificazioni. L’indagine ha coinvolto il Dipartimento di Giustizia degli USA.

Il razzo Falcon Heavy al decollo con il satellite Arabsat-6A (Foto cortesia SpaceX)

Era notte fonda in Italia quando SpaceX ha lanciato da Cape Canaveral il razzo Falcon Heavy nella sua prima missione commerciale. Il razzo più potente in attività ha lanciato il satellite Arabsat-6A, che dopo circa 34 minuti si è separato dall’ultimo stadio del razzo entrando nell’orbita di transito da cui ha iniziato le manovre che lo porteranno verso un’orbita geostazionaria nel giro di poco più di due settimane.

GomX-4B (Immagine ESA–G. Porter, CC BY-SA 3.0 IGO)

L’ESA ha annunciato il successo della missione del suo nanosatellite GomX-4B nel testare nuove tecnologie miniaturizzate che permettono a satelliti piccolissimi di orientarsi nello spazio grazie a minuscoli propulsori a butano liquido e il sistema di orientamento chiamato “star tracker” per usare strumenti come HyperScout, un sensore ottico iperspettrale. Finora i nanosatelliti di classe CubeSat erano normalmente privi di sistemi di propulsione perciò questo apre una nuova era provando che ci sono casi in cui un satellite grande come una scatola di scarpe può compiere il lavoro che finora era prerogativa di satelliti centinaia di volte più massicci con costi enormemente inferiori.