L’oceano sotto la superficie di Encelado è globale

Illustrazione artistica dell'interno di Encelado con un oceano sotterraneo globale (Immagine NASA/JPL-Caltech)
Illustrazione artistica dell’interno di Encelado con un oceano sotterraneo globale (Immagine NASA/JPL-Caltech)

Un articolo appena pubblicato sulla rivista “Icarus” descrive una ricerca che ha utilizzato dati raccolti dalla sonda spaziale Cassini per determinare che Encelado, una delle lune di Saturno, possiede un oceano globale sotterraneo. Che ci fosse un oceano sotto la superficie ghiacciata di Encelado era un fatto ormai accertato da ricerche precedenti ma rimaneva da capire se l’acqua fosse allo stato liquido in tutto il sottosuolo o solo in alcune aree sufficientemente calde.

Una ricerca compiuta l’anno scorso analizzando i dati gravitazionali raccolti dalla sonda spaziale Cassini aveva permesso di stabilire l’esistenza di un oceano sotto la regione polare meridionale di Encelado. Questa nuova ricerca ha sfruttato un approccio per certi versi simile ma più in grande. I dati gravitazionali rilevati nel corso di molti passaggi sopra la regione polare meridionale supportavano la possibilità che l’oceano fosse globale, ora nuovi risultati derivati da prove indipendenti basate sulle immagini di Cassini confermano quell’ipotesi.

I ricercatori hanno esaminato le immagini di Encelado raccolte dalla sonda spaziale Cassini per oltre sette anni. Essi hanno mappato con cura la posizione dei vari elementi, che sono soprattutto crateri, presenti in centinaia di immagini. Quest’analisi ha permesso misurare i cambiamenti nel nella rotazione di questa luna con estrema precisione. Ciò ha permesso di trovare un piccolissimo tremolio, chiamato librazione, dovuto in parte al fatto che Encelado non è perfettamente sferico e che la sua velocità in varie porzioni di orbita cambia.

Se la superficie e il nucleo di Encelado fossero rigidamente collegati, il nucleo fornirebbe tanto peso morto che il tremolio sarebbe molto più ridotto di quello che è stato osservato. La conseguenza è che ci deve essere un oceano globale che separa la superficie dal nucleo. Questa conclusione è sorprendente perché significa che questa luna viene scaldata più del previsto. Le forze di marea generate dalla gravità di Saturno sono maggiori del previsto o c’è qualche altra forza in gioco.

Una delle possibilità è che il nucleo di Encelado non sia costituito da un blocco unico ma da più blocchi che non si sono fusi perché la gravità non è sufficiente. La conseguenza sarebbe proprio un maggiore attrito generato dalle forze di marea e quindi maggior calore per mantenere uno strato di acqua allo stato liquido a livello globale.

Questa e altre ipotesi verranno esaminate per cercare di spiegare le condizioni su Encelado, che costituiscono la grande sorpresa di questa ricerca. Un oceano globale significa maggiori possibilità che vi siano forme di vita, soprattutto pensando alla presenza di sorgenti idrotermali, un’altra scoperta molto interessante annunciata qualche mese fa. È già previsto da tempo un volo molto ravvicinato a Encelado della sonda spaziale Cassini il 28 ottobre 2015: sarà un’occasione per raccogliere altri dati.

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