Un piano della NASA per riportare astronauti sulla Luna nel 2028 e su Marte nel decennio successivo

In una conferenza stampa l’amministratore della NASA Jim Bridenstine ha annunciato la nuova versione dei piani dell’agenzia per riportare astronauti sulla Luna e per costruire il Gateway lunare nel corso del prossimo decennio come passi per portare astronauti su Marte nel corso degli anni ’30. Jim Bridenstine ha fatto riferimento al budget della NASA per il 2020, che con i 21 miliardi di dollari vede un incremento concesso anche per portare avanti questi nuovi piani.

Non è una novità che alla NASA esistano piani per riportare astronauti sulla Luna, tanto che nel novembre 2018 l’amministratore Jim Bridenstine aveva annunciato quali aziende private potranno fornire i loro servizi di invio di carichi proprio sulla Luna all’interno del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS). Si trattava però della fase iniziale che riguarda carichi, l’invio di esseri umani è una questione molto diversa. Da anni la NASA sta sviluppando il potentissimo Space Launch System (SLS) e la navicella spaziale Orion ma gli anni di ritardi accumulati e i miliardi di dollari spesi oltre il budget iniziale stanno provocando parecchie polemiche. Ora l’agenzia prevede di poter compiere il primo lancio, chiamato Exploration Mission-1, nel 2020, ci riuscirà?

Tutti i progetti di missioni con astronauti con obiettivi più lontani della Stazione Spaziale Internazionale dipendono totalmente dallo sviluppo dell’accoppiata SLS/Orion. Chiudere il progetto e sperare che nel frattempo SpaceX completi lo sviluppo del suo nuovo Super Heavy / Starship, l’accoppiata già conosciuta come BFR/BFS, non solo costituirebbe un grosso smacco per la NASA ma creerebbe seri problemi a livello politico dato che molti suoi appaltatori sparsi qua e là per gli USA danno lavoro a molte aziende e di conseguenza fanno contenti molti parlamentari. L’aumento del budget della NASA può essere visto come indicazione che lo sviluppo di SLS/Orion va completato anche se lo sviluppo della più potente versione Block 1B viene rimandata.

I piani prevedono una serie di missioni con SLS/Orion e a partire dal 2022 la costruzione del Gateway lunare, chiamato anche Deep Space Gateway o Lunar Orbital Platform-Gateway (LOP-G), una stazione spaziale vicina alla Luna anche se non in orbita lunare da usare come stazione di transito per le missione per la Luna e in seguito per quelle verso Marte. Il progetto è decisamente più piccolo della Stazione Spaziale Internazionale ed è stato paragonato a un rifugio di montagna che offre rifugio e un posto dove avere una scorta di rifornimenti per gli astronauti di passaggio. Il Gateway potrà spostarsi a seconda delle esigenze delle missioni.

Il progetto del Gateway lunare verrà sviluppato assieme alle agenzie spaziali partner che già lavorano assieme alla Stazione Spaziale Internazionale: ESA, la russa Roscosmos, la giapponese JAXA e la canadese CSA. In realtà anche la navicella spaziale Orion, pur essendo un progetto della NASA, include anche l’ESA, che ha fornito il modulo di servizio, uno sviluppo del cargo spaziale usato dall’ESA negli scorsi anni.

L’immagine in alto (NASA/ESA/ATG Medialab) mostra un concetto artistico della navicella spaziale Orion completa di modulo di servizio vicina alla Luna. L’immagine in basso (NASA/ESA) mostra un concetto del Gateway lunare con i vari moduli forniti dalle agenzie spaziali coinvolte nel progetto.

Varie missioni sono previste per portare i primi astronauti sul Gateway e navicelle automatizzate sulla Luna per testare i nuovi sistemi che verranno usati nel 2028 per riportare esseri umani sul nostro satellite. Nelle scorse settimane la NASA ha cominciato ufficialmente a cercare aziende con cui lavorare per lo sviluppo di quei sistemi. Lo sviluppo di missioni lunari dovrebbe portare a una missione con astronauti su Marte negli anni ’30.

Il progetto del Gateway lunare è stato già contestato fin da quando è stato annunciato da chi preferirebbe la costruzione di una base permanente sulla Luna e da altre persone, compresi alcuni ex astronauti, che hanno mosso varie critiche alla sua presunta utilità. Vedremo come si svilupperà il progetto, che può ancora essere modificato. Sicuramente ci saranno ancora critiche e resta da vedere quali saranno i tempi di completamento di SLS/Orion.

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