La NASA ha annunciato le aziende private scelte per inviare carichi sulla Luna

Concetto artistico del lander di Moon Express
Concetto artistico del lander di Moon Express

In una conferenza stampa, l’amministratore della NASA Jim Bridenstine ha annunciato i nuovi piani dell’agenzia per il ritorno sulla Luna con l’inclusione di una serie di aziende private che potranno fornire i loro servizi di invio di vari tipi di cargo. Il programma chiamato Commercial Lunar Payload Services (CLPS) potrebbe iniziare già nel 2019 e rappresenta un primo passo verso un obiettivo a lungo termine, cioè stabilire una presenza stabile sulla Luna con un occhio verso Marte.

Dopo la fine delle missioni Apollo la NASA ha diretto per decenni i suoi sforzi riguardanti missioni spaziali con astronauti sul programma Space Shuttle e sulla Stazione Spaziale Internazionale, quindi rimanendo nell’orbita terrestre. Già nel decennio scorso lo sviluppo del programma Constellation e nel 2011 l’annuncio del nuovo Space Launch System (SLS) aveva indicato l’ambizione di tornare sulla Luna con la possibilità di inviare esseri umani ancor più lontano. Tuttavia, nel corso di questo decennio sono stati accumulati ritardi su ritardi e il budget ha continuato a crescere, come le polemiche riguardanti la gestione. Recentemente la NASA ha deciso di coinvolgere aziende private anche in questo nuovo piano.

Nel corso del 2018 la NASA ha fornito alcune informazioni sui piani per il ritorno sulla Luna e per i viaggi nello spazio profondo come la costruzione del Lunar Orbital Platform-Gateway, una stazione spaziale cislunare e il programma CLPS per la fornitura di vari servizi di trasporto sulla Luna da parte di aziende private. Ora è arrivato l’annuncio delle aziende che sono state selezionate come potenziali fornitori di servizi nel programma CLPS:

  • Astrobotic Technology. Ha già partecipato al Google Lunar X Prize e sta sviluppando un lander e un rover lunare.
  • Deep Space Systems. Si tratta di un’azienda aerospaziale che ha già avuto appalti in progetti della NASA, compresa la navicella spaziale Orion in fase di sviluppo per le missioni della NASA con astronauti.
  • Draper. Si tratta di un’azienda aerospaziale che sta sviluppando il lander lunare Artemis-7.
  • Firefly Aerospace. L’azienda sta sviluppando una serie di lanciatori per il mercato del lancio di satelliti e nel caso del programma CLPS di carichi vari sulla Luna.
  • Intuitive Machines. Si tratta di un’azienda di consulenze ingegneristiche che ha progettato il lander lunare Nova-C. Ha lavorato anche con Deep Space Systems e Firefly Aerospace.
  • Lockheed Martin Space. Non ha bisogno di presentazioni essendo una delle più importanti aziende aerospaziali del mondo e appaltatore in molti progetti della NASA.
  • Masten Space Systems. Ha già lavorato con NASA e altre aziende aerospaziali a vari progetti e sta lavorando a tecnologie per lander lunari.
  • Moon Express. Si tratta di un’altra azienda che ha partecipato al Google Lunar X Prize e sta lavorando con altre aziende del settore a possibili missioni lunari.
  • Orbit Beyond. Si tratta di una startup che sta lavorando con TeamIndus, un’altra partecipante al Google Lunar X Prize e altre aziende del settore a un possibile mercato cislunare.

Il programma CLPS prevede contratti per un totale di 2,6 miliardi di dollari nel corso dei prossimi 10 anni. La NASA effettuerà una serie di valutazioni nella scelta degli appaltatori basate su fattori come la fattibilità tecnologica, il prezzo e il programma dei lavori proposto. I carichi da trasportare sulla Luna potrebbero consistere in strumenti scientifici e attrezzature per costruire e far funzionare una base stabile.

Molti nomi sono sconosciuti al grande pubblico ma il Google Lunar X Prize e altri progetti stanno aprendo un nuovo mercato legato alle missioni spaziali. Può sembrare strana l’assenza di nomi importanti come SpaceX ma l’unica azienda tra quelle selezionate ad avere un razzo vettore in fase di sviluppo è Firefly Aerospace ed è progettato per lanciare in orbita carichi inferiori alla tonnellata. È possibile che altre aziende selezionate si accordino per lanciare assieme i loro carichi su un razzo di SpaceX.

In ogni caso, questa è solo la fase iniziale del nuovo piano della NASA, che ha lo scopo di aprire un mercato di servizi di progettazione, costruzione e invio di carichi sulla Luna. Per l’invio di esseri umani bisognerà attendere una fase successiva e soprattutto che l’SLS e la navicella spaziale Orion siano pronti, al momento il più grande problema per la NASA.

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