Il Mars Rover Curiosity ha analizzato i minerali argillosi di Aberlady su Marte

Il Mars Rover Curiosity della NASA ha trivellato un’area argillosa del monte Sharp su Marte che è stata soprannominata Aberlady per prelevarne campioni da analizzare. La roccia si è rivelata piuttosto friabile perciò è stata usata solo la normale rotazione del trapano, senza il sistema di percussione usato in altre occasioni per trivellare rocce ben più dure. L’argilla è associata all’acqua perciò la speranza è che i risultato dell’analisi contribuiscano a ricostruire la storia di Marte con nuove informazioni sui tempi remoti in cui nell’area c’era un lago.

La sonda spaziale Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA aveva osservato l’area del monte Sharp da ben prima che il Mars Rover Curiosity vi arrivasse e i suoi strumenti vi avevano rilevato segnali della presenza di minerali argillosi. Si tratta di uno dei motivi per cui era stato deciso di inviare Curiosity proprio in quella regione ma ha raggiunto Aberlady per trivellarne il substrato solo quasi sette anni dopo il suo atterraggio perché c’erano tanti luoghi interessanti da studiare. Curiosity aveva scoperto minerali argillosi già nel 2013 in un’area chiamata Yellowknife Bay, tra le scoperte che avevano convinto la NASA delle antiche condizioni favorevoli alla vita su Marte.

Finalmente, dopo quasi sette anni di viaggio, il Mars Rover Curiosity ha raggiunto Aberlady, il 6 aprile 2019, cioè il Sol (giorno marziano) 2.370 della missione, ha proceduto con la trivellazione del substrato per poi procedere con il prelievo di campioni dei minerali argillosi contenuti nella roccia da analizzare con il suo laboratorio portatile, nel quale sono stati inseriti il 10 aprile, cioè il Sol 2.374. L’immagine in alto (NASA/JPL-Caltech/MSSS) mostra una fotografia scattata dalla Mast Camera (Mastcam) del punto trivellato.

Gli scienziati della missione del Mars Rover Curiosity stanno dando un’occhiata nell’area circostante per valutare altri punti da esaminare in modo approfondito. L’immagine in basso (NASA/JPL-Caltech/MSSS) mostra un mosaico di fotografie scattate dalla Mast Camera (Mastcam) che includono la zona soprannominata Knockfarril Hill al centro-destra e i confini della Vera Rubin Ridge, l’area del cratere Gale in cui Curiosity ha lavorato per mesi, in alto.

I punti rocciosi dell’area hanno vari substrati ma anche ciottoli e sabbia in lento movimento. Ashwin Vasavada, uno degli scienziati della missione Curiosity al Jet Propulsion Laboratory, ha spiegato che ogni strato del monte Sharp è un pezzo del puzzle che offre indizi sulla storia di Marte.

I risultati delle analisi dei campioni di Aberlady saranno utili per decidere come continuare le ricerche in quell’area. Il piano è di compiere altre trivellazioni nel corso del prossimo anno ma dipende anche da quali punti riveleranno le caratteristiche più interessanti. Diverse zone mostrano diverse caratteristiche geologiche e le ricerche verranno condotte in modo da ottenere le informazioni più complete sulla complessa storia del cratere Gale e del monte Sharp.

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