C/2019 Q4 è una possibile cometa interstellare

C/2019 Q4 vista dal Canada-France-Hawaii Telescope (Immagine cortesia Canada-France-Hawaii Telescope)
C/2019 Q4 vista dal Canada-France-Hawaii Telescope (Immagine cortesia Canada-France-Hawaii Telescope)

Un oggetto catalogato come C/2019 Q4 (Borisov) e identificato come una cometa scoperta il 30 agosto scorso dall’astrofilo Gennady Borisov ha una traiettoria fortemente iperbolica che suggerisce la sua origine interstellare. Questa potrebbe essere la prima cometa interstellare identificata, con il vantaggio che è stata scoperta mentre si stava ancora avvicinando al Sole perciò sarà possibile compiere altre osservazioni ancora per mesi.

Gennady Borisov è un cercatore di comete all’Osservatorio Astrofisico della Crimea che il 30 agosto 2019 potrebbe aver compiuto una scoperta storica. Dopo l’annuncio, altri osservatori hanno cominciato a cercarla e ben presto si sono resi conto che la sua traiettoria indicava un’orbita anomala. Le sue caratteristiche, inclusa la velocità, rendono improbabile che si tratti di una cometa che si è formata ai confini del sistema solare per poi essere proiettata verso il suo interno perché C/2019 Q4 avrebbe dovuto ricevere una spinta davvero notevole da un oggetto di grandi dimensioni, come un pianeta.

Osservazioni dell’oggetto che è stato catalogato come C/2019 Q4 e analisi dei dati raccolti sono state condotte anche dallo Scout system al JPL della NASA e dall’ESA. Un problema nell’accertamento delle sue origine è dato dal fatto che le prime osservazioni sono state compiute quando era vicino al Sole nel cielo e vicino all’orizzonte, fattori che hanno un’influenza negativa sulla qualità delle osservazioni. Le approssimazioni in quei dati verranno compensate nell corso del tempo.

Ora C/2019 Q4 è a circa 420 milioni di chilometri dal Sole e le attuali proiezioni della sua traiettoria indicano che all’inizio del dicembre 2019 raggiungerà la massima vicinanza al Sole con una distanza che rimarrà ragguardevole dato che è stata stimata attorno ai 300 milioni di chilometri. La sua velocità è stata stimata in circa 150.000 km/h, molto superiore a quelle tipiche degli oggetti in orbita attorno al Sole e per questo motivo considerata una delle prove della sua origine interstellare. Indica anche che allontanandosi dal Sole si dirigerà verso lo spazio interstellare.

Le dimensioni di C/2019 Q4 sono state per ora stimate in modo molto approssimativo in qualche chilometro di lunghezza. La sua natura cometaria non aiuta perché anche alla distanza attuale sta emettendo polveri e particelle varie a causa della sublimazione di vari composti causata dalla luce solare. Si tratta di una tipica chioma cometaria che rende difficile distinguere il suo nucleo e misurarlo con precisione.

Dopo il caso dell’asteroide interstellare successivamente chiamato ‘Omuamua, scoperto nel 2017, C/2019 Q4 offre nuove possibilità di studiare un oggetto proveniente da un altro sistema stellare con il vantaggio che è più grande e si sta ancora avvicinando al Sole. Le osservazioni di ‘Omuamua sono rimaste limitate e non è ancora chiaro se sia un asteroide o una cometa, invece C/2019 Q4 ha una traiettoria che per parecchi mesi offrirà occasioni di osservazioni. Possiamo aspettarci che molti astronomi siano interessati a studiare questa cometa perciò se ne parlerà ancora molto.

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