Poco fa la navicella spaziale Crew Dragon Endeavour di SpaceX è attraccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale compiendo la prima parte della sua missione SpX-DM2 (SpaceX Demonstration Mission 2) o SpaceX Demo-2 iniziata ieri con il suo lancio. Dopo le verifiche che la pressione sia stata correttamente equilibrata, il portello verrà aperto per permettere a Doug Hurley e Bob Behnken di entrare nella Stazione.
La navicella spaziale Crew Dragon è equipaggiata con un sistema di attracco automatizzato all’International Docking Adapter (IDA). L’avvicinamento alla Stazione segue una procedura in cui la sicurezza è la priorità assoluta perciò ogni piccolo passo della Crew Dragon viene controllato. Solo se tutto va bene nella posizione e nella velocità della navicella si procede con il passo successivo e in caso di problemi può essere abortita a ogni passo.
Dopo aver raggiunto l’orbita, Doug Hurley e Bob Behnken hanno deciso di chiamare la navicella spaziale Endeavour, come lo Space Shuttle andato in pensione quasi esattamente nove anni fa su cui entrambi gli astronauti hanno viaggiato. Una serie di test dei sistemi di bordo della Endeavour per verificare che continuino a funzionare correttamente costituirà una parte della loro missione anche dopo essersi uniti all’equipaggio della Expedition 63 ora a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Nel corso del viaggio, avevano già compiuto alcuni test usando i comandi manuali, presenti in caso di problemi con i sistemi automatici.
Per la NASA è un momento storico a quasi nove anni dalla fine del programma degli Space Shuttle. Dopo vari problemi che hanno portato a ritardi nello sviluppo delle nuove navicelle spaziali, gli USA hanno nuovamente una navicella in grado di trasportare astronauti in orbita. Dopo anni in cui gli americani hanno dovuto pagare fino a 90 milioni di dollari per inviare un astronauta su una navicella russa Soyuz, tornano a essere indipendenti.
La missione SpX-DM2 è considerata un test ma Doug Hurley e Bob Behnken rimarranno almeno 30 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale come parte della Expedition 63 compiendo varie ricerche scientifiche. La durata della loro missione non è stata ancora determinata e in parte dipenderà dai risultati dei test sui sistemi della Crew Dragon Endeavour. Quei risultati contribuiranno a prendere una decisione riguardo alla prossima missione di una Crew Dragon, designata come USCV-1 (US Crew Vehicle-1) o Crew-1, che ha lo scopo di cominciare il trasporto di astronauti all’interno della normale rotazione dell’equipaggio della Stazione. Potrebbe iniziare il 30 agosto 2020 ma si tratta di una data che potrebbe essere modificata in qualsiasi momento.
La prima parte della missione della navicella spaziale Crew Dragon Endeavour è stata compiuta ma il successo del viaggio di ritorno sarà altrettanto importante. Per l’azienda di Elon Musk questo successo è fondamentale mentre Boeing sta ancora lavorando alla messa a punto della sua Starliner. Il pieno successo della missione SpX-DM2 potrebbe aprire le porte anche al turismo spaziale con miliardari pronti a pagare un sacco di soldi per viaggiare sulla Crew Dragon.
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