
Poche ore fa la navicella spaziale CST-100 Starliner di Boeing è attraccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale compiendo la prima parte della sua missione Boe-OFT 2 (Boeing Orbital Flight Test 2) o OFT-2 iniziata con il lancio avvenuto poco più di 24 ore prima. L’apertura del portello è prevista per il pomeriggio italiano e tutti i lavori riguardanti la Starliner verranno compiuti piuttosto velocemente dato che potrebbe già ripartire il 25 maggio.
Nonostante i ripetuti controlli condotti dal team di Boeing, durante il viaggio della navicella spaziale Starliner verso la Stazione Spaziale Internazionale c’è stato qualche problema ai propulsori di manovra. Durante le manovre di inserimento in orbita, due di questi propulsori si sono spenti prima del previsto, probabilmente a causa di un calo di pressione all’interno dei loro sistemi. Il gruppo di propulsori è ridondante e il computer di bordo è passato ad altri due, i quali hanno funzionato correttamente permettendo il completamento delle manovre.
La navicella spaziale Starliner è equipaggiata con un sistema di attracco automatizzato all’International Docking Adapter (IDA). La sicurezza della Stazione è la priorità assoluta perciò ogni piccolo passo della Starliner durante l’avvicinamento viene controllato. Solo se tutto va bene nella posizione e nella velocità della navicella si procede con il passo successivo e in caso di problemi può essere abortita a ogni passo.
Nel corso di un viaggio durato poco più di un giorno, la navicella spaziale Starliner ha compiuto varie manovre per testare possibili evenienze. Nella parte finale, è stata testata un’interruzione delle manovre di avvicinamento alla Stazione Spaziale Internazionale, che richiede di allontanarsi a una distanza di sicurezza. Per questo motivo, il tempo necessario per raggiungere la Stazione è stato più lungo del normale.
Un rallentamento rispetto al programma è stato dovuto a una discrepanza nella rappresentazione grafica della navicella spaziale Starliner usata dall’equipaggio della Stazione per monitorarne l’avvicinamento. I motivi andranno verificati con attenzione ma l’equipaggio della Stazione ha avuto la certezza di rilevare la corretta posizione della Starliner e quindi èstato possibile riprendere la procedura di avvicinamento.
Le manovre finali sono iniziate con la seconda finestra temporale per l’attracco, cominciata circa 40 minuti dopo la prima. È stato anche necessario ritrarre e riestendere il meccanismo di attracco della Starliner. Alla fine, l’attracco è avvenuto con circa un’ora e mezza di ritardo rispetto al previsto. È il primo attracco per la Starliner perciò qualche piccolo intoppo può accadere, l’importante è che non ci siano stati problemi seri e che i propulsori di manovra abbiano funzionato correttamente.
La ripartenza della navicella spaziale Starliner è prevista non prima del 25 maggio. Anche nel viaggio di ritorno, trasporterà alcuni carichi, una possibilità utile per aumentare le opportunità di riportare sulla Terra campioni biologici da sottoporre ad analisi approfondite. Nonostante qualche problema, la Starliner ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale, un risultato cruciale nei piani di Boeing e NASA di estendere le possibilità di trasportare astronauti.