È cominciata con successo la campagna di ricerca Run 3 del Large Hadron Collider al CERN

Collisioni a 13,6 TeV rilevate dall'esperimento ATLAS di LHC (Immagine cortesia Collaborazione ATLAS/CERN)
Collisioni a 13,6 TeV rilevate dall’esperimento ATLAS di LHC (Immagine cortesia Collaborazione ATLAS/CERN)

Il CERN ha annunciato che nel corso del pomeriggio di ieri i rilevatori del Large Hadron Collider (LHC) hanno iniziato a rilevare collisioni tra particelle a un’energia che ha raggiunto i 13,6 TeV (Tera-elettronVolt). Si tratta di livelli di energia mai raggiunti prima, i quali segnano l’inizio della Run 3, la terza campagna di ricerca di LHC.

Alla fine di aprile, dopo il Long Shutdown 2, il periodo di oltre tre anni in cui c’è stato l’aggiornamento delle apparecchiature di LHC, è cominciata la lenta riaccensione del più grande acceleratore di particelle del mondo. Anche i rilevatori e altri sistemi degli esperimenti di LHC sono stati aggiornati per aumentare la quantità e qualità dei dati che verranno raccolti nella nuova campagna di ricerca.

La lunga fase di riaccensione con i test di funzionamento è stata completata con successo. Subito dopo il decimo anniversario dell’annuncio della scoperta del bosone di Higgs è stato possibile cominciare la Run 3 portando l’energia delle collisioni fino a 13,6 TeV. Il bosone di Higgs continuerà a essere oggetto di studio in questa nuova campagna di ricerca ma ci sono anche molti altri obiettivi.

Nella giornata di ieri, la Collaborazione LHCb (Large Hadron Collider beauty), che gestisce uno di quattro grandi esperimenti di LHC, ha annunciato l’osservazione di tre nuove particelle: un nuovo tipo di pentaquark, formata da 5 quark, e una coppia di tetraquark, due particelle formate da 4 quark ciascuna. Insomma, i primi risultati della Run 3 sono arrivati prima ancora del suo inizio ufficiale, durante la fase di test.

Prevedere i risultati delle ricerche che verranno condotte in questa nuova campagna è difficile. I test dei modelli fisici e in particolare il cosiddetto Modello Standard potrebbero offrire sorprese con conseguenze imprevedibili. Spesso il confine tra fisica delle particelle e astrofisica è vago dato che i risultati ottenuti con LHC possono avere conseguenze anche negli studi cosmologici, ad esempio in quello riguardante la materia oscura. Possibili intrecci tra la scala cosmica e quella submicroscopica rendono questo tipo di studio significativo per ricercatori impegnati in varie branche della fisica.

La celebrazione seguita al successo dell’inizio della Run 3 è comprensibile pensando alle grandi aspettative esistenti per questa campagna di ricerca. I risultati porteranno progressi nella nostra comprensione dell’universo e potrebbero segnare il campo della fisica per molti anni.

Celebrazione al centro controllo del CERN dopo la partenza della Run 3 di LHC (Foto cortesia CERN)
Celebrazione al centro controllo del CERN dopo la partenza della Run 3 di LHC (Foto cortesia CERN)

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