September 2024

La navicella spaziale Crew Dragon Freedom attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale nella missione Crew-9 (Immagine NASA TV)

Poche ore fa la navicella spaziale Crew Dragon Freedom di SpaceX è attraccata al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale compiendo la prima parte della sua missione Crew-9 o SpaceX Crew-9 iniziata con il suo lancio avvenuto circa 28 ore prima. Dopo le verifiche che la pressione sia stata correttamente equilibrata, il portello è stato aperto per permettere a Nick Hague e Aleksandr Gorbunov di entrare nella Stazione e cominciare la loro missione, che durerà circa cinque mesi.

La navicella spaziale Crew Dragon Freedom decolla su un razzo Falcon 9 nella missione Crew-9 (Immagine NASA TV)

Poco fa la navicella spaziale SpaceX Crew Dragon Freedom è partita su un razzo vettore Falcon 9 dal Kennedy Space Center nella missione Crew-9 o SpaceX Crew-9. Dopo quasi esattamente dodici minuti si è separata con successo dall’ultimo stadio del razzo e si è immessa sulla sua rotta per compiere la sua missione. Si tratta della nona missione della navicella spaziale Crew Dragon con astronauti a bordo all’interno della normale rotazione dell’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale.

L'area del cielo in cui è stata avvistata la galassia GS-NDG-9422, o semplicemente 9422, ingrandita nel riquadro in una vista catturata dallo strumento NIRCam (Near Infrared Camera) del telescopio spaziale James Webb.

Un articolo pubblicato sulla rivista “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society” riporta la scoperta di una galassia primordiale che è stata catalogata come GS-NDG-9422, o semplicemente 9422, in cui i gas nebulari generano una luminosità superiore a quella delle stelle. Un team di ricercatori ha usato osservazioni condotte con il telescopio spaziale James Webb per studiare 9422 usando in particolare lo strumento NIRSpec (Near-Infrared Spectrograph) per analizzarne la composizione chimica. La conclusione è che questa galassia è in una fase mai vista finora della sua evoluzione in cui stelle molto massicce e caldissime rendono il gas nebulare caldissimo e di conseguenza luminoso.

Le bolle di eROSITA viste ai raggi X (in verde) e il campo magnetico nell'alone (in bianco). Il colore rosso mostra l'intensità polarizzata per la radiazione di sincrotrone. I cerchi celesti rappresentano le bolle di Fermi viste ai raggi gamma.

Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” riporta uno studio sulle cosiddette bolle di eROSITA che rivela strutture magnetizzate che costituiscono un alone galattico allineato ad esse raggiungendo altezze superiori a 16.000 anni luce oltre il piano galattico. Un team di ricercatori guidato dall’INAF (Istituto nazionale di astrofisica) ha condotto un’indagine che include l’intero spettro elettromagnetico dalle onde radio ai raggi gamma per esaminare le bolle di eROSITA e mapparle. L’allineamento dell’alone magnetizzato con le bolle suggerisce un’origine comune, che potrebbe essere data dall’attività di formazione stellare.

La capsula Soyuz MS-25 dopo l'atterraggio (Immagine NASA TV)

Poco fa i cosmonauti Oleg Kononenko e Nikolai Chub e l’astronauta Tracy Caldwell-Dyson sono tornati sulla Terra sulla navicella spaziale Soyuz MS-25, atterrata in Kazakistan. Kononenko e Chub hanno completato una missione di un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale mentre Caldwell-Dyson ha trascorso quasi esattamente 6 mesi sulla Stazione.