La navicella spaziale russa Progress MS-3 ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale

La navicella spaziale Progress MS-3 durante l'approccio alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA)
La navicella spaziale Progress MS-3 durante l’approccio alla Stazione Spaziale Internazionale (Immagine NASA)

Poche ore fa la navicella spaziale Progress MS-3 è attraccata alla Stazione Spaziale Internazionale nella missione indicata anche come Progress 64. Il cargo spaziale russo, decollato domenica scorsa, trasporta cibo, acqua, esperimenti scientifici, propellente e hardware vario.

Il cargo spaziale Progress MS-3 è regolarmente attraccato al modulo russo Pirs della Stazione Spaziale Internazionale usando il sistema automatico che permette alle navicelle russe l’attracco diretto. Nel corso della settimana l’equipaggio procederà con l’apertura del portello e le procedure per far diventare la Progress MS-3 un’appendice della Stazione. A quel punto, potranno cominciare le operazioni di scarico.

La missione della navicella spaziale Progress MS-3 è sostanzialmente compiuta. Essa infatti non è in grado di tornare sulla Terra perciò verrà riempita di hardware guasto o comunque ormai inutilizzabile e spazzatura assortita e verrà fatta disintegrare rientrando nell’atmosfera. Quest’epilogo della missione avverrà fra circa sei mesi, orientativamente nel gennaio 2017, ma la data precisa dipende da vari fattori.

Si tratta di un momento molto intenso sulla Stazione Spaziale Internazionale per quanto riguarda gli arrivi dei rifornimenti. Generalmente le operazioni di scarico di un cargo spaziale vengono iniziate il giorno dopo l’arrivo e continuano più o meno per la settimana successiva all’arrivo. In questo caso la routine è stata modificata perché domani arriverà anche il cargo Dragon di SpaceX. È la prima volta che due cargo spaziali arrivano in un tempo così ravvicinato.

Nel corso delle 34 orbite compiute dalla navicella spaziale Progress MS-3 sono continuati i test dei sistemi della variante MS introdotta alla fine del 2015. I nuovi sistemi sono già stati applicati anche alle navicelle Soyuz per il trasporto di personale ma l’agenzia spaziale Roscosmos continua a metterli a punto con questi test. Per questo motivo viene impiegata la rotta che richiede due giorni invece di quella da sole sei ore.

L’agenzia spaziale russa Roscosmos non ha fornito informazioni sui test dei sistemi di bordo. In particolare, non è ancora chiaro se avesse a bordo nanosatelliti di classe CubeSat da mettere in orbita durante il viaggio o se ci sia stato solo un test di funzionamento del nuovo meccanismo. Il cargo spaziale Progress MS-3 ha compiuto la sua missione e questa è la cosa importante.

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